Contro la Buona Scuola anche a Piombino
PIOMBINO 2 settembre 2015 — La protesta degli insegnanti contro la legge 107 detta la Buona Scuola continua e si è fatta sentire anche ieri (01/09/2015) in occasione della presenza del sottosegretario all’istruzione Davide Faraone alla festa del PD a Piombino, con la distribuzione di un volantino (per leggere clicca qui) che mostra l’autoritarismo e l’antidemocraticità che contraddistinguono la riforma della scuola attuata dal Governo Renzi. La legge 107 non è la riforma rivoluzionaria che sana anni di disinteresse verso questo settore, come tentano di farci credere Renzi e il suo PD, ma solo l’ultimo passaggio di un percorso di decostituzionalizzazione e privatizzazione dei diritti iniziato dai governi precedenti. Questa “riforma” porta alle estrema conseguenze la linea della privatizzazione del sistema scolastico, con buona pace della nostra Costituzione e con i risultati facilmente immaginabili, che già abbiamo subito nella Sanità e nei trasporti. Con l’abbaglio di un piano di assunzioni straordinarie, che in realtà non coprono nemmeno il fabbisogno reale della scuola e i tagli operati negli ultimi anni, lasciando quindi aperto il problema del precariato, la Buona Scuola precarizza di fatto TUTTO il personale docente: mobilità obbligatoria, assunzioni legate alla volontà del preside, eliminazione delle graduatorie, demansionamento funzionale e possibilità di trasformare i docenti in tappabuchi costretti a vagare tra classi e scuole diverse. La qualità della didattica, che ovviamente ne risente pesantemente, è d’altronde il grande assente della riforma, che non la prende neppure in considerazione. Per non parlare della collegialità, baluardo di democrazia scolastica, che viene praticamente annientata dagli strapoteri conferiti al preside. Gli insegnanti in lotta di Piombino sono determiati a resistere e difendere la scuola pubblica dagli attacchi di un Governo intenzionato a smantellarla per fare spazio ai privati.
UN GRUPPO DI INSEGNANTI