Contro l’aumento di capitale proposto dal privato
SUVERETO 7 maggio 2016 — Prima della questione economica finanziaria, la partita sulla richiesta di aumento di capitale proposto dal socio privato di ASA spa, va chiarita dal punto di vista politico.
“Scegliere di perseguire l’idea di cedere la maggioranza del capitale sociale ad Iren, la multiutility vicina al braccio destro di Renzi, Del Rio e guidata dall’ex ministro del governo Monti, Francesco Profumo” commenta Parodi ” significa di fatto tradire il mandato che 5 anni fa 27 milioni di italiani hanno dato alla politica, ossia la gestione del Servizio Idrico Integrato deve rimanere solidamente sotto il controllo degli enti locali. Non basta nascondersi dietro un dito e sventolare lo spauracchio della necessita’ di liquidita’ da parte del privato per i necessari investimenti sulla rete idrica. I sindaci disposti a trattare con IREN abbiano il coraggio di dire chiaramente ai propri cittadini che vedono nella gestione totalmente privata dell’acqua la soluzione.”
ASA spa nel periodo 2008–2015 ha realizzato investimenti per circa 130 milioni di euro, e nell’arco di piano previsto dal PEF di Asa attualmente in vigore sono previsti ulteriori 100 milioni di euro entro il 2026 (fine della concessione) coperti da risorse pubbliche e dalle bollette. Investimenti mirati all’efficentamento della rete, per cui sembra eccessivo ipotizzare un aumento di capitale sostanzioso (circa 80 milioni di euro) che porterebbe il socio privato ben oltre il 51% del capitale, schiacciando ad un angolo i comuni e le loro necessita’.
La realtà, tutta squisitamente finanziaria, vede IREN disposta ad investire in Asa solo se ne ottiene la maggioranza, in modo tale che Asa possa entrare nel suo bilancio consolidato (cioè diventa una delle società dell’universo Iren) e permette alla stessa di partecipare alla “gara del gas” (manutenzione della rete) che per una legge dello Stato deve essere staccata dal ramo acqua (in Asa per 5 Comuni i due servizi sono sovrapposti).
La Regione Toscana ipotizza una gara unica per la gestione del servizio idrico, non contenta del disastro che ha fatto con la gara unica sul trasporto locale che ha visto una societa’ francese vincere l’appalto ‚mettendo in seria difficolta’ le aziende locali e i posti di lavoro. Iren o Acea si stanno preparando alla scalata dell’acqua toscana, e questa prima mossa serve per mettere le mani nelle tasche dei cittadini della nostra Regione, con il bene placido del PD e del governatore Enrico Rossi.
“Come socio rigetto ogni ipotesi di cessione di quote al privato” conclude il Sindaco di Suvereto Giuliano Parodi ”per coerenza politica, visto che e’ nostro compito ipotizzare gli scenari della nostra societa’ e perseguire la realizzazione di tale disegno, e in virtu’ del mandato di 27 milioni di italiani devo mettere in campo ogni azione che vada nella direzione della ripubblicizzazione del bene comune e non la perdita del controllo. Per quello lottero’ affinche’ sia per ora mantenuto lo status quo (Comuni 60% privato 40%) e per avviare un percorso tecnico che veda progressivamente gli enti locali allargare quel 60%.”
UFFICIO STAMPA COMUNE DI SUVERETO