Contro polo dei rifiuti avviata variante urbanistica

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PIOMBINO 1 otto­bre 2019 — Oggi, mart­edì pri­mo otto­bre, la Giun­ta comu­nale ha delib­er­a­to sull’avvio del­la pro­ce­du­ra di vari­ante urban­is­ti­ca per l’area denom­i­na­ta LI53. Si trat­ta di una delib­era d’indirizzo che dà il via alla pro­ce­du­ra che inter­es­sa l’intera area in uso a RIMa­te­ria.
“Ques­ta vari­ante – dichiara il sin­da­co Francesco Fer­rari – impedirà il rad­doppio dei volu­mi del­la dis­car­i­ca di Ischia di Cro­ciano dis­eg­nan­do un futuro nuo­vo per l’intera area. Inter­esserà la ex Asiu ormai esauri­ta, la ex Luc­chi­ni, la ex Luc­chi­ni mes­sa in sicurez­za, la LI53 su cui pog­giano i cumuli di rifiu­ti siderur­gi­ci e le aree dove insiste quel che rimane degli impianti Tap. Con la vari­ante sem­pli­fi­ca­ta di oggi, l’attuale des­ti­nazione cam­bierà in favore di un’area verde impe­den­do, di fat­to, che ven­ga uti­liz­za­ta per il con­fer­i­men­to e il trat­ta­men­to dei rifiu­ti spe­ciali”.
“È doveroso pre­cis­are – spie­ga il sin­da­co – che le vari­anti con­ser­vano una clau­so­la di sal­va­guardia per tute­lare le autor­iz­zazioni già con­cesse: ciò sig­nifi­ca che non è pos­si­bile agire sul cono rovescio, per cui RIMa­te­ria ha già rice­vu­to il nul­la osta al con­fer­i­men­to. Lo stru­men­to urban­is­ti­co agisce sul­la piani­fi­cazione del ter­ri­to­rio: così l’amministrazione indi­vid­ua l’utilizzo futuro del­la zona. Ovvi­a­mente, ques­ta oper­azione sarà affi­an­ca­ta dal lavoro di piani­fi­cazione pun­tuale che ci accin­giamo a fare con la cor­rezione del Piano strut­turale pri­ma del­la sua defin­i­ti­va approvazione”.
“La vari­ante – con­tin­ua Fer­rari – è ampia­mente moti­va­ta dal­la visione che abbi­amo per lo svilup­po di Piom­bi­no: la nos­tra cit­tà non può e non deve diventare un polo dei rifiu­ti, dob­bi­amo  sal­va­guardare sia la nos­tra salute che quel­la delle future gen­er­azioni. Non è gius­to che Piom­bi­no deb­ba con­vi­vere con una realtà che ha così tante con­seguen­ze sul­la salute e sull’economia del ter­ri­to­rio. Dob­bi­amo costru­ire un futuro nuo­vo pun­tan­do a val­oriz­zare le bellezze e sfrut­tan­do le poten­zial­ità tur­is­tiche: è impos­si­bile pen­sare di far­lo con una dis­car­i­ca male­odor­ante che si affac­cia sull’unica stra­da di acces­so alla cit­tà e così vic­i­na alle abitazioni, con tutte le con­seguen­ze che ciò com­por­ta. Questo atto è pro­pe­deu­ti­co a un risul­ta­to molto oltre il solo futuro del­la dis­car­i­ca: pone le basi per un per­cor­so che trasformerà com­ple­ta­mente il ter­ri­to­rio, sti­amo costru­en­do le nuove fon­da­men­ta del­la cit­tà. Ovvi­a­mente, non pos­si­amo pen­sare che ciò sia suf­fi­ciente: molti sono i temi che entra­no in cam­po in questo per­cor­so. Cer­ta­mente, uno su tut­ti inter­es­sa le boni­fiche. Per questo, dob­bi­amo costrin­gere la polit­i­ca nazionale a inter­es­sar­si vera­mente alla con­dizione ambi­en­tale del ter­ri­to­rio: il nos­tro impeg­no è quel­lo di sen­si­bi­liz­zare le isti­tuzioni affinché questo per­cor­so si avvii il più rap­i­da­mente pos­si­bile e, intan­to, met­ter­e­mo in cam­po tut­to ciò che è in nos­tro potere per impedire che Piom­bi­no diven­ti la cit­tà dei rifiu­ti.”.

Uffi­cio stam­pa Comune di Piom­bi­no

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