Con controlli iniziali l’esito non sarebbe stato diverso
PIOMBINO 13 novembre 2016 — L’assessore all’urbanistica Carla Maestrini interviene nuovamente sulla vicenda legata alla recente sentenza del Tar sulle palazzine in loc. Pozzetti, con cui il tribunale amministrativo ha cancellato la sanzione di 100mila euro alla ditta Giorgi.
“Si tratta di una vicenda complessa, sulla quale vale la pena tornare per spiegare ulteriormente alcuni passaggi fondamentali. – afferma Carla Maestrini – Alla luce del fatto che, per effetto della sentenza del TAR, è stato ritenuto illegittimo il diniego di sanatoria e che l’amministrazione è ora tenuta a riconsiderare il provvedimento di diniego, emerge che se anche i controlli sul cantiere, da cui sono scaturite la contestazioni delle difformità edilizie, fossero stati condotti nelle prime fasi dei lavori (come sembra contestare il Movimento 5Stelle), l’esito finale della vicenda non sarebbe stato diverso da quello attuale: trattandosi di difformità che lo stesso TAR ha considerato, nella sostanza, di modesta entità, le difformità rilevate si sarebbero comunque potute sanare, sulla base delle “tolleranze” ammesse in fase di progettazione esecutiva dalla disciplina normativa del Piano di Lottizzazione.
Tant’è che, anche alla luce di quanto avvenuto, l’amministrazione ha introdotto, in occasione di una recente variante al Piano di Lottizzazione (approvata dal CC il 6 maggio 2016) alcuni affinamenti alla disciplina normativa del piano attuativo finalizzati a un miglior controllo delle altezze dei fabbricati in fase esecutiva.
Inoltre occorre tenere nettamente distinte le considerazioni e le valutazioni relative all’opportunità della scelta urbanistica operata dal PRG vigente, che ha introdotto le previsioni insediative di cui si parla, e alle successive e conseguenti soluzioni progettuali adottate dal Piano di Lottizzazione approvato nel 2009, dalle questioni inerenti le irregolarità edilizie riscontrate sul cantiere che, oggettivamente, hanno un’incidenza marginale sul risultato complessivo dell’intervento.
Preme tuttavia ribadire, senza per questo sottrarsi a legittime valutazioni critiche, che per comprendere appieno le soluzioni progettuali adottate per i fabbricati in questione occorre avere cognizione dell’insediamento nel suo complesso, sia nella componente insediativa sia nella componente delle “dotazioni pubbliche” che sono previste a beneficio futuro della collettività, ovvero il parco urbano che si estende per oltre 5 ettari sulle pendici collinari a monte dell’insediamento, nell’ambito del quale si potranno ricavare ulteriori e nuovi spazi di uso pubblico, ed in posizione panoramica di grande pregio. Si ritiene infatti che il “deterioramento” della vista panoramica dal “belvedere” esistente di Via della Pace, “intaccato” dal nuovo skyline sarà ampiamente compensato da ulteriori e più gradevoli spazi di uso pubblico previsti nell’ambito del parco.
Si conferma pertanto l’impegno dell’amministrazione a verificare la fattibilità, sia sotto il profilo tecnico/progettuale sia sotto il profilo amministrativo/finanziario, di nuove e più godibili aree attrezzate e di belvedere da collocare nel nuovo parco urbano previsto a coronamento dell’ edificato.
Con la quarta commissione consiliare faremo comunque un passaggio nei prossimi giorni per informare meglio sui contenuti della sentenza.”
UFFICIO STAMPA COMUNE DI PIOMBINO