Cornia Industriale: verso un protocollo condiviso
CAMPIGLIA 19 febbraio 2018 — Si è svolto nei giorni scorsi a Firenze il tavolo sulla crisi idrica della Val di Cornia. La sindaca di Campiglia Marittima, che anche lo scorso anno aveva riunito i soggetti per fronteggiare la situazione della siccità, quest’anno ha richiesto subito a inizio anno il confronto tra i vari enti deputati a occuparsi della questione. Rossana Soffritti ha inteso anticipare maggiormente i tempi per affrontare in maniera più serena l’arrivo della stagione più calda e la conseguente necessità di irrigare la campagna alla quale è legata una parte importante dell’economia del territorio sia per la produzione agricola sia per il settore della trasformazione agroalimentare. Per il Comune di Campiglia era quindi presente la sindaca Rossana Soffritti, per Asa il presidente Andrea Guerrini, i tecnici Mirco Brilli, Michele Del Corso e Barbara La Comba, per il consorzio di Bonifica Toscana Costa al tavolo il dirigente dell’area manutenzioni Roberto Pandolfi, per la Regione Toscana il consigliere e presidente della seconda commissione Gianni Anselmi e i settori tecnici dell’agricoltura e dell’ambiente. Il tavolo è servito per fare il punto, stante la permanenza di una criticità importante della falda della Val di Cornia che necessita di prendere provvedimenti per salvaguardare il più possibile l’utilizzo irriguo per l’agricoltura in particolare per il laghetto di Tufaia a Venturina Terme. È stata proposta una soluzione di breve periodo che capitalizzi l’investimento fatto l’anno scorso. “Abbiamo interessato per la Regione il consigliere Gianni Anselmi e l’assessore Marco Remaschi – dice la sindaca Rossana Soffritti – che hanno risposto immediatamente prendendo in carico la questione e così abbiamo gettato le basi per un protocollo condiviso per il riutilizzo dell’acquedotto Cornia Industriale altri interventi del nostro bacino”. Da ricordare che lo scorso anno il tavolo idrico portò alla realizzazione della condotta per far fluire l’acqua adeguatamente trattata del depuratore di Guardamare di San Vincenzo nel laghetto irriguo di Tufaia a Venturina Terme, finanziato dalla Regione e supportato da Asa, Consorzio di Bonifica e Arpat. Il tavolo idrico dovrà a breve stilare una scheda tecnica con il dettaglio di interventi e costi da sottoporre alla Regione che, per la rilevanza del problema, ha già assicurato la disponibilità di massima ad attivare adeguati finanziamenti.
UFFICIO STAMPA COMUNE DI CAMPIGLIA