Come deciderà la Conferenza dei servizi
PIOMBINO 22 giugno 2014 — E dunque entro il 26 giugno dovrà tenersi la conferenza dei servizi decisoria sulla Concordia di cui tanto si parla, spesso a sproposito. Lo ha stabilito il Consiglio dei ministri nella riunione del 13 giugno 2014 (per leggere clicca qui) prorogando il termine che era già stato stabilito per il 16 giugno (per leggere clicca qui).
Non si tratta di una istruttoria, si tratta di una decisione essendo, appunto, una conferenza dei servizi decisoria.
Di cosa si discuterà?
La conferenza è convocata dal Commissario delegato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri per l’esame e l’approvazione del progetto per il trasferimento del relitto Concordia presso un porto idoneo individuato per il successivo smaltimento proposto dalla Costa Crociere S.p.A., nonché per l’esame e il rilascio di pareri, visti, concessioni e nulla-osta previsti per il progetto stesso.
La conferenza, dunque, si pronuncerà sul progetto proposto dalla Costa Crociere S.p.A., cosa che peraltro era già prevista da una ordinanza del Consiglio dei ministri del 27 aprile 2012 (per leggere clicca qui).
Il progetto di rimozione e recupero presentato prevede di portare la Costa Concordia a Genova e lì smantellarla.
Su quali basi verrà presa la decisione?
La decisione verrà presa previa acquisizione, sul medesimo progetto, degli esiti di un’istruttoria tecnico valutativa da parte dell’ Osservatorio di monitoraggio ambientale, costituito da un rappresentante della Regione Toscana, con funzioni di Presidente, del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri, dell’ARPAT, della Provincia di Grosseto, del Comune dell’Isola del Giglio, del Ministero dell’interno, del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, dell’ISPRA, della Capitaneria di Porto, del Ministero della salute e dell’Istituto Superiore della Sanità. Le valutazioni dell’Osservatorio assorbiranno tutti i visti previsti per il completamento dell’istruttoria tecnica inerenti alle competenze ambientali di rilievo nazionale.
Per ovvi motivi sarà presente anche la Regione Liguria.
Con quali procedure si deciderà?.
Vi è l’obbligo, per le amministrazioni convocate, di esprimere la propria volontà entro la scadenza del termine per la conclusione dei lavori, in difetto se ne considera acquisito l’assenso.
Per contro, il dissenso può essere solo motivato, qualificato e costruttivo; deve, cioè, indicare le modifiche del progetto con le quali esso possa ricevere l’assenso.
La conferenza di servizi si conclude con un verbale. Con riferimento al contenuto del verbale, esso deve essere conforme alle risultanze della conferenza, tenuto conto delle posizioni prevalenti emerse; in tale prospettiva, la determinazione finale non viene assunta a maggioranza ma secondo il criterio della prevalenza che prende in considerazione, nel ponderare il peso delle varie posizioni acquisite, anche il rilievo della singola amministrazione cui esse ineriscono.
In ogni caso la stessa ordinanza del 2012 ha stabilito che in caso di mancato conseguimento dell’intesa il Consiglio dei ministri delibererà, anche nell’eventuale esercizio del proprio potere sostitutivo, entro i successivi sette giorni.
Una delibera ineseguibile
In questi giorni viene spesso citata una deliberazione del Consiglio dei Ministri del 2013 favorevole, si dice, a Piombino e si rivendica la sua attuazione. Vediamo di cosa si tratta.
La legge per i rilancio dell’area industriale di Piombino ed i relativi interventi portuali è del 24 giugno 2013 mentre le procedure per la rimozione della Costa Concordia e le relative competenze e responsabilità di Costa Crociere S.p.A. sono dell’aprile 2012. Non è un caso che nella legge mai si parli della Concordia in relazione agli interventi portuali su Piombino. È vero che il Consiglio dei ministri dell’ 8 marzo 2013, acquisita l’intesa della Regione Toscana, ha approvato una deliberazione (per leggere clicca qui) nella quale si stabiliva che il Commissario delegato per l’emergenza ambientale in relazione al naufragio della nave da crociera Costa Concordia, nel territorio del Comune dell’isola del Giglio è autorizzato, previa verifica della fattibilità e della convenienza dell’operazione…ad adottare tutti i provvedimenti necessari a consentire il trasporto della nave da crociera Costa Concordia presso il porto di Piombino per lo smantellamento…utilizzando le risorse già stanziate ed effettivamente disponibili. C’è da dire però che l’ attuazione della delibera avrebbe presupposto
1. un intervento finanziario dello Stato inesistente e insostenibile,
2. un raccordo con le precedenti deliberazioni e procedure già approvate che, non a caso, non vengono nemmeno citate.
Una delibera dunque assolutamente ineseguibile e sostanzialmente priva di valore.