Cosa significa invecchiare a Piombino

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pervenuta in redazione

PIOMBINO 8 set­tem­bre 2017 — Che cosa sig­nifi­ca invec­chiare a Piom­bi­no me ne sto ren­den­do con­to solo adesso per espe­rien­za per­son­ale.
Ho due gen­i­tori anziani di 86 anni che vivono per con­to loro: mam­ma inval­i­da al 100%, bab­bo dia­beti­co, mala­to di cuore, insuf­fi­cien­za renale.
I pri­mi sogget­ti pub­bli­ci ai quali ti riv­ol­gi sono il medico di famiglia e fin qui niente da dire per­chè il medico è per­fet­to. Poi inizi ad avere bisog­no del­l’ospedale quan­do mam­ma ha i pri­mi attac­chi epilet­ti­ci e sco­pri che in ospedale non sei più il ben­venu­to ad una cer­ta età, anzi, ti spedis­cono a casa anche pri­ma degli altri.
Torni a casa e capis­ci di avere bisog­no di assis­ten­za domi­cil­iare ed inizi la trafi­la delle infer­miere e delle assis­ten­ti che ven­gono, ma non tut­ti i giorni, quin­di dovrai arran­gia­r­ti e cer­care una badante e/o chiedere il ricovero in una strut­tura assis­ti­ta.
Le strut­ture del­la Val di Cor­nia, oltre ad avere costi esor­bi­tan­ti (dai 75 agli 80 euro al giorno) per chi riceve una pen­sione min­i­ma ed una da ex-operaio del­lo sta­bil­i­men­to siderur­gi­co, non han­no posti disponi­bili; res­ta la ricer­ca del­la badante. E qui inizia la via cru­cis. Inizi chieden­do alle conoscen­ze per­son­ali e si scate­na una serie di tele­fonate di donne prin­ci­pal­mente rumene ed ucraine che si pre­sen­tano, vedono che in casa c’è la mam­ma che sta male e si lamen­ta , si pre­oc­cu­pano (per loro stesse) se dor­ma la notte, se cam­mi­na da sola (cer­to che non cam­mi­na) e già stor­gono la boc­ca. Poi vedono che in casa c’è anche un uomo di 86 anni, auto­suf­fi­ciente, per loro una minac­cia alla loro persona.“Sono due per­sone” ti dicono e mal­gra­do tu offra loro un con­trat­to in rego­la, se ne van­no.
C’è chi si pre­sen­ta sen­za per­me­s­so di sog­giorno, ma affi­an­ca­ta da una figlia di 8 anni o da un figlio di 23 per i quali ti chiedono ospi­tal­ità a paga­men­to.
La mag­gio­ran­za ti chiede di non essere assi­cu­ra­ta per pot­er con­tin­uare a riscuotere con­tem­po­ranea­mente il tuo stipen­dio e l’in­den­nità di dis­oc­cu­pazione che noi con­tribuiamo a pagare.
C’è chi dice di accon­tentar­si di un con­trat­to a 30 ore set­ti­manali invece che a 54 ore purchè tu la paghi di più in bus­ta paga o meglio anco­ra al nero.
Tante chiedono di pot­er lavo­rare al nero la domeni­ca ed i fes­tivi.
Ovvi­a­mente tutte chiedono una came­ri­na in cui pot­er dormire da sole, altri­men­ti non ce la faran­no ad assis­tere la mala­ta nelle ore diurne.
Poi c’è anche chi mette a let­to tua madre alle ore 20 e alle ore 21 va in piaz­za a bal­lare fino a mez­zan­otte e poi mag­a­ri ha la fac­cia tos­ta di andare al sin­da­ca­to e denun­cia­r­ti per fin­ti man­cati riposi: il sin­da­ca­to ovvi­a­mente sta dal­la parte del lavo­ra­tore e tu ti tro­vi a dover andare anche da un avvo­ca­to per difend­ere i tuoi gen­i­tori..
Tut­to questo non accadrebbe se il nos­tro Comune alzasse un atti­mo lo sguar­do per capire che Piom­bi­no è una cit­tà di anziani in cui una sola geri­atra (in tut­ta la asl) non riesce ad affrontare min­i­ma­mente la situ­azione né a rice­vere che una pic­co­la per­centuale di per­sone che han­no bisog­no di lei, per­chè, per qualunque cosa tu abbia neces­sità, la asl chiede la pre­ven­ti­va visi­ta del­la geri­atra. Tem­pi di atte­sa 3 mesi: 90 giorni durante i quali può suc­cedere di tut­to.
Ho fat­to pre­sente questo all’as­sis­tente sociale, la quale ovvi­a­mente mi ha det­to di non poter­ci fare niente per­chè per mam­ma non ci sono posti nelle rsa e per bab­bo potrebbe esser­ci il cen­tro diurno ma dob­bi­amo aspettare la cer­ti­fi­cazione isee per­chè il servizio (va dal­la mat­ti­na alle ore 16 del pomerig­gio) è a paga­men­to.

(let­tera fir­ma­ta)

(Foto di Pino Bertel­li)

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