Ma cosa vogliono fare della tassa di soggiorno?

· Inserito in Spazio aperto

SAN VINCENZO 20 mar­zo 2017 — Dal­la dis­cus­sione del con­siglio comu­nale del 17 feb­braio 2017 non si capisce quali siano le inten­zioni del­la giun­ta comu­nale rispet­to alla tas­sa di sog­giorno. Il con­sigliere Cosi­mi, nel suo inter­ven­to, dichiarò che in sede di com­mis­sione con­sil­iare l’am­min­is­trazione  dimostrò sia l’in­ter­esse ad aumentare la tas­sa di sog­giorno alle attiv­ità che già la pagano, che quel­lo di esten­dere l’im­pos­ta a chi affit­ta una sec­on­da casa per lucro esti­vo. Ques­ta ulti­ma ipote­si è sta­ta ripresa anche dal sin­da­co in repli­ca all’in­ter­ven­to di Cosi­mi ma ci pare cer­to che nes­suno abbia smen­ti­to le dichiarazioni del con­sigliere che, con­trari­a­to, ripor­ta­vano al con­siglio l’in­ter­esse del­l’am­min­is­trazione ad aumentare l’im­pos­ta a chi già la paga.
Per questo pre­sen­ti­amo una apposi­ta inter­rogazione sul­la sorte del­la tas­sa. In un momen­to in cui le tasse sono sem­pre più pres­san­ti e fare impre­sa è sem­pre più dif­fi­cile, è bene sapere quale sia il pen­siero di chi ammin­is­tra, soprat­tut­to nel mer­i­to di un’en­tra­ta così impor­tante come la tas­sa di sog­giorno.
Spe­ri­amo

  • che, se davvero l’ente ha questo impel­lente bisog­no di entrate, queste pos­sano arrivare affrontan­do una seria val­oriz­zazione del ter­ri­to­rio,
  • che si pos­sa riscuotere meglio da situ­azioni strana­mente favorite come l’area feste, in con­ces­sione al par­ti­to del seg­re­tario asses­sore, il cui COSAP è scon­ta­to dell’80%,
  • che ci si bat­ta fino in fon­do per val­utare se le penali del por­to sus­sistono o meno,
  • che non si assista più a casi di servil­is­mo ver­so il Comune di Campiglia, l’Au­torità por­tuale e la SALES che dan­neg­giano l’Au­re­lia sud a spese nos­tre,
  • che non si rin­un­ci a ban­di ad evi­den­za pub­bli­ca come per la Bar­cac­ci­na, pagan­do spese legali e rin­un­cian­do all’of­fer­ta migliore o a ter­razze sul mare per cui non si ravvisa l’in­ter­esse pub­bli­co e vi si rin­un­cia per una inezia di euro..

Con l’oc­ca­sione invi­ti­amo l’am­min­is­trazione non solo a spendere meglio l’in­troito del­la tas­sa, spe­so in parte in modo più che dis­cutibile, ma anche ad essere accor­ta in questo tipo di scelte che van­no affrontate, even­tual­mente, attra­ver­so un con­fron­to con i diret­ti inter­es­sati e non come una impo­sizione cala­ta dal­l’al­to.

Grup­po Con­sil­iare Assem­blea San­vin­cen­z­i­na

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