Così è avvenuta la nomina regionale di Luca Sbrilli
CAMPIGLIA 11 marzo 2016 — Tranquillizziamo Sbrilli. Abbiamo visto bene com’è avvenuta la sua nomina nella Commissione regionale per la valutazione paesaggistica delle attività estrattive. È tutto ben evidenziato nella delibera del Consiglio Regionale n. 8 del 16 febbraio 2016 che lo ha designato (per la successiva nomina da parte del Presidente della Regione) come «esperto in materia di escavazioni e attività estrattive», unitamente ad un altro «esperto in materia di paesaggio».
Abbiamo visto che ha presentato la sua candidatura sulla base di un avviso pubblico e che la stessa è stata accettata in data 9 febbraio 2016 in una seduta congiunta della 2^ e della 4^ Commissione del Consiglio Regionale, presiedute rispettivamente dai consiglieri regionali Gianni Anselmi e Stefano Baccelli, entrambi del Pd. Gli atti parlano dunque di una designazione discrezionale da parte di organi politici. Sul tempismo parlano i fatti: le commissioni consiliari si sono riunite il 9 febbraio, il 16 febbraio ha deliberato il Consiglio Regionale e il 17 febbraio Luca Sbrilli è stato sostituito alla presidenza della Parchi.
Nel merito ribadiamo che desta un certo effetto vedere che Sbrilli, dopo essere stato per nove anni presidente della Parchi, è stato prescelto dagli organi politici della Regione per le sue competenze in materia di cave, delle quali non dubitiamo affatto.
Sul modo di concepire il suo mandato alla Parchi Sbrilli ha tutto il diritto di pensare che «un presidente di una società pubblica non può opporsi ad una decisione unanime dei soci». La nostra opinione è molto diversa. Pensiamo che a gestire le società pubbliche non servono esecutori, ma amministratori competenti, dotati di attitudine manageriale e capaci di aggiungere valore professionale nella guida dell’azienda. Quando sono chiamati a fare scelte che non condividono non c’è solo la via dell’obbedienza, ma anche quella delle dimissioni. Scelga Sbrilli dove collocare il suo mandato. Noi il nostro pensiero lo abbiamo già espresso, come ci siamo espressi nelle sedi istituzionali contro molte delle decisioni che in questi anni hanno indebolito il progetto dei parchi.
Abbiamo sempre addebito ai Sindaci e al partito di maggioranza le responsabilità, ma se Sbrilli pensa che sia ingiusto escluderlo da questa critica, ora non avrà più molto da obiettare.
Comune dei Cittadini