Costa Est canoni ridotti del 30%

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PIOMBINO 9 otto­bre 2015 — Con una recente delib­era, la giun­ta comu­nale ha con­sen­ti­to alla soci­età Parchi Val di Cor­nia di attuare la revi­sione dei canoni ai bal­n­eari sul­la Cos­ta Est.
Attual­mente, sul­la base dei vec­chi con­trat­ti stip­u­lati con la soci­età Parchi Val di Cor­nia, gli ambiti di servizio sul­la Cos­ta Est pagano da 50 a 60 mila euro di canone ann­uo, al net­to dell’Iva. A questo in alcu­ni casi si aggiunge anche il cos­to del­la con­ces­sione dema­niale marit­ti­ma, sen­za con­tare i mutui che sono sta­ti pre­si per costru­ire gli ambiti stes­si. Cifre molto alte rispet­to a quan­to pagano invece negli altri Comu­ni lim­itrofi, sul­la base delle tar­iffe sta­bilite a liv­el­lo nazionale per le imp­rese tur­is­ti­co bal­n­eari come quelle del­la Cos­ta Est e che ammon­tano al mas­si­mo a cir­ca 10/15 mila euro annui, a sec­on­da dell’estensione dell’ambito. A questo si aggiun­gono altri ele­men­ti sig­ni­fica­tivi che nel tem­po han­no cre­ato situ­azioni eco­nomiche dif­fi­cil­mente sosteni­bili per il bal­n­eari del­la Cos­ta Est: la riva­l­u­tazione anche del 150% a cui sono sta­ti sogget­ti i canoni nel cor­so del tem­po; il minor rica­vo rispet­to a quel­lo pre­vis­to nei ban­di di gara iniziali, deriva­to da un sot­touti­liz­zo dei locali adibiti a bazar ed a cab­ine; la bre­vità tem­po­rale del lavoro nel peri­o­do esti­vo; la minore dura­ta dei con­trat­ti, dal 2029 al 2020, per la revi­sione del quadro nor­ma­ti­vo in adegua­men­to alle diret­tive comu­ni­tarie. Le con­ces­sioni, scadute al 31 dicem­bre 2014, sono state rin­no­vate infat­ti fino al 2020 con una delib­era di giun­ta del gen­naio scor­so che dava incar­i­co alla soci­età Parchi di pro­cedere anche alla revi­sione dei con­trat­ti di affi­da­men­to. Sec­on­do i ban­di orig­i­nari, le con­ces­sioni degli ambiti di servizio sareb­bero dovute durare fino al 2029, ma la nuo­va leg­is­lazione comu­ni­taria sug­li appalti non prevede più il mec­ca­n­is­mo del rin­no­vo auto­mati­co.
Nel lun­go peri­o­do si è venu­to a creare quin­di uno squilib­rio tra il canone e il val­ore reale del com­p­lesso eco­nom­i­co in con­ces­sione.
In virtù di tutte queste moti­vazioni, la giun­ta comu­nale ha deciso di arrivare a una riduzione del 30% dei canoni, con­sen­ten­do alla soci­età Parchi di pro­cedere alla rego­lar­iz­zazione delle posizioni pre­gresse medi­ante il paga­men­to dei canoni scadu­ti con rateiz­zazione. La pos­si­bil­ità di rivedere i canoni era del resto pre­vista dal­lo stes­so con­trat­to ed in ques­ta otti­ca è sta­to pos­si­bile inter­venire per questo anno, per sop­perire alle minori entrate per la Parchi derivan­ti da tale riduzione dei canoni, il Comune di Piom­bi­no le cor­rispon­derà cir­ca 76 mila euro già pre­visti nel bilan­cio comu­nale ad inizio anno.
“Siamo volu­ti inter­venire su una ques­tione aper­ta da anni che le pas­sate ammin­is­trazioni non ave­vano potu­to affrontare per effet­to del ban­do orig­i­nario, inseren­do cri­teri di mag­giore equi­tà per le nos­tre imp­rese e met­ten­dole se non alla pari almeno più vicine a quelle analoghe e con­cor­ren­ti” ha com­men­ta­to il vice sin­da­co e asses­sore allo svilup­po eco­nom­i­co Ste­fano Fer­ri­ni. “Fon­da­men­tale è sta­to il lavoro degli uffi­ci comu­nali insieme alla Parchi e l’in­ter­locuzione pos­i­ti­va con il Con­sorzio Bal­n­eari guida­to da Fab­rizio Lot­ti per trovare un del­i­ca­to pun­to di equi­lib­rio”.

UFFICIO STAMPA COMUNE DI PIOMBINO

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