Crociere in mare dopo miraggi arabi
PIOMBINO 23 giugno 2014 — Se l’inizio della nuova giunta locale è questa trovata della spedizione verso Genova, crediamo che il futuro si delinei a tinte piuttosto incerte. La città è in forte declino e sta attraversando la più pesante crisi dal dopoguerra ad oggi, , l’incertezza sul futuro delle realtà produttive regna sovrana in una pesante e plumbea calma piatta e il neo-sindaco decide di partire per un’insolita crociera, con un insolito equipaggio, per una spedizione dai contorni alquanto fumosi. Cosa si pensa di dimostrare con il viaggio di questo rimorchiatore? I rischi che correrà la Concordia? Ma hanno davvero tanta voglia di scherzare e di prendere in giro la cittadinanza? L’esperienza di un rimorchiatore non sarà mai paragonabile a quella di un carico enorme qual è la Concordia, né le valutazioni di tre improvvisati viaggiatori potranno mai assurgere ad una qualche valenza scientifica. Allora, a cosa serve questo strano viaggio? Noi crediamo che sia solo una mossa demagogicamente propagandistica. Ma crediamo anche che Piombino non abbia più bisogno di queste farse. Crediamo che le crociere per mare facciano ormai il paio con i miraggi arabi. Crediamo che Piombino abbia bisogno di progetti, di prospettive concrete e soprattutto di chiarezza. Queste trovate pubblicitarie denotano un vuoto di prospettive e di progetti. Tutta l’attenzione delle istituzioni locali sembra concentrarsi sulla demolizione del grande rottame: ma se la tragedia della Concordia non si fosse verificata, di quali progetti parleremmo oggi a Piombino? Inoltre, come risulta dalle dichiarazioni rilasciate dal commissario Franco Gabrielli, non c’è mai stato un impegno concreto circa la verifica di fattibilità sul porto di Piombino. Queste cose dovevano essere dette con onestà ai piombinesi, anziché coprirsi dietro promesse elettorali. Noi abbiamo sempre avanzato i nostri dubbi e abbiamo sempre sostenuto che probabilmente tutto sarebbe stato stabilito nel dettaglio e concordato già da tempo.
Un’ultima considerazione: verso chi è indirizzata questa avventura dimostrativa? Il Presidente del Consiglio è il segretario del PD, la Regione è governata dal PD, la Provincia e il Comune pure: sono gli stessi che protestano contro se stessi? Non ci sfugge l’incongruenza. Perché invece non chiedono di essere ammessi ai tavoli delle trattative, dove le decisioni vengono prese senza coinvolgere le rappresentanze locali? Ci pare infine poco accettabile che il sindaco di una città si imbarchi in tale impresa insieme ai dirigenti locali del PD. Servirebbe anche un po’ più di chiarezza circa i ruoli istituzionali.
Lista Civica “Un’altra Piombino”