D.L.U. del gruppo Unicoop Tirreno in solidarietà

· Inserito in Lavoro e lavori, Taglio basso

PIOMBINO 17 dicem­bre 2017 — Un’ altra azien­da che ha sede in Piom­bi­no si unisce all’elenco di quelle che usufruis­cono del­la cas­sa inte­grazione stra­or­di­nar­ia. Si trat­ta del­la Dis­tribuzione Lazio Umbria D.L.U., del grup­po Uni­coop Tir­reno, che ha sede in Piom­bi­no e unità oper­a­tive nel set­tore super­me­r­cati a Vel­letri, Pomezia, Gen­zano, Viter­bo, Orte, Tus­ca­nia, Valler­a­no, Tar­quinia, Cam­pag­nano, Roma, Fab­ro, Sori­ano Nel Cimi­no, Vig­nanel­lo, April­ia, Giove, San­t’oreste, Rig­nano Flaminio, Allerona, Colle­fer­ro, Mon­te­fran­co, Amelia, Cervet­eri, Civ­i­tavec­chia, Acquapen­dente, Pomezia, Civi­ta Castel­lana, Mon­te­fi­as­cone, Orvi­eto, Fab­ri­ca di Roma, Fonte Nuo­va.
Lo ha sta­bil­i­to il decre­to del 6 dicem­bre 2017 numero 100550. La con­ces­sione del­la cas­sa inte­grazione gen­erale stra­or­di­nar­ia va dal 3 luglio 2017 al 2 luglio 2018. Saran­no appli­cati i con­trat­ti di sol­i­da­ri­età.
La Dis­tribuzione Lazio Umbria, col­le­ga­ta e intera­mente parte­ci­pa­ta dal­la capogrup­po Uni­coop Tir­reno scarl, ave­va, nell’ aprile 2017, 1.581 dipen­den­ti effet­tivi e 41 negozi (36 nel Lazio e 5 in Umbria). Dal 1° aprile 2016 le ven­dite nette totali era­no arrivate a 236.693.584 euro con un risul­ta­to net­to com­mer­cile pari a ‑8.994.967.
Tra Uni­coop Tir­reno, D.L.U. e orga­niz­zazioni sin­da­cali (Fil­cams CGIL, Fisas­cat CISL, Uiltues UIL) il 14 giug­no 2017, sul­la base di un accor­do quadro del 9 mag­gio, che ave­va fis­sato in 421 il numero com­p­lessi­vo di esuberi del Grup­po, sono sta­ti siglati due ver­bali di accor­do la cui let­tura (ad essi ci rife­ri­amo tes­tual­mente nel­l’in­tero arti­co­lo) è utile al fine di com­pren­dere meglio la crisi del colos­so Uni­coop Tir­reno, crisi le cui carat­ter­is­tiche non sono risul­tate chiaris­sime all’opin­ione pub­bli­ca.
Dis­tribuzione Lazio Umbria nacque nel 2016 in attuazione di un piano indus­tri­ale che, attra­ver­so azioni di leva com­mer­ciale e di riduzione di costi, era teso a riportare in utile il grup­po Uni­coop Tir­reno, com­pos­to da Uni­coop Tir­reno ( (2.481 dipen­den­ti e 71 negozi al 30 aprile 2017), Dis­tribuzione Lazio Umbria (1.581 dipen­den­ti effet­tivi e 41 negozi, 36 nel Lazio e 5 in Umbria), Iper­coop Tir­reno che ne ges­ti­va 2 in Cam­pa­nia.
L’in­tero grup­po ave­va reg­is­tra­to dal 2012 risul­tati di bilan­cio in perdi­ta e ven­dite calan­ti come dal­la seguente tabel­la:

Le perdite di bilan­cio negli ulti­mi cinque anni si era­no attes­tate, a rete omo­ge­nea, su 12% cor­rispon­den­ti a perdite di risul­ta­to oper­a­ti­vo di 30 mil­ioni di euro all’an­no.
Un quadro eco­nom­i­co carat­ter­iz­za­to dal­la pro­gres­si­va ero­sione del pat­ri­mo­nio net­to che ha deter­mi­na­to uno squilib­rio finanziario nel rap­por­to tra pat­ri­mo­nio e deb­ito sociale tale da com­portare il ricor­so ad un sis­tema finanziario parte­ci­pa­to di 170 mil­ioni di euro sostenu­to dal movi­men­to coop­er­a­ti­vo tale da per­me­t­tere di ottem­per­are alle diret­tive di Ban­ca d’I­talia in mer­i­to al rap­por­to tra pat­ri­mo­nio net­to e pre­si­to sociale.
Di qui un piano indus­tri­ale 2017/2019 che prevede­va

  • inter­ven­ti di miglio­ra­men­to e rior­ga­niz­zazione del­l’of­fer­ta com­mer­ciale,
  • azioni sug­li acquisti,
  • razion­al­iz­zazione dei pun­ti di ven­di­ta,
  • sin­ergie e col­lab­o­razione con il sis­tema coop­er­a­ti­vo,
  • rior­ga­niz­zazione e riduzione del cos­to del per­son­ale del­la sede,
  • riduzione dei costi gen­er­ali (a tito­lo esem­pli­fica­ti­vo e non esaus­ti­vo la riduzione del cos­to del par­co auto nel­la misura di cir­ca 400mila euro a regime),
  • riduzione dei costi del­la rete (del per­son­ale e non),
  • inves­ti­men­ti 2017 (com­p­lessi­va­mente intorno a 8 mil­ioni di euro per inter­ven­ti di riqual­i­fi­cazione sui pun­ti ven­di­ta.

Alla fine del­la trat­ta­ti­va si è con­venu­to che il numero degli esuberi fos­se fis­sato in 421 unità per l’in­tero grup­po.
Per Dis­tribuzione Lazio Umbria sono sta­ti fis­sati in 133 e si è deciso il ricor­so al con­trat­to di sol­i­da­ri­età.
Di qui il decre­to recen­te­mente pub­bli­ca­to.

Commenta il post