Ticciati: da Asl lettera stizzita ed offensiva
CAMPIGLIA MARITTIMA 10 maggio 2020 — “Leggo attonita la risposta stizzita ed offensiva della Direttrice dell’Azienda Usl Toscana Nord Ovest che, mi perdonerà la franchezza, è decisamente fuori luogo. Io sono un Sindaco ed in quanto tale credo di avere il dovere di conoscere e compartecipare alle scelte che si fanno sul mio territorio, anche e soprattutto quelle socio-sanitarie che hanno una ricaduta diretta sui cittadini delle Valli Etrusche. Detto ciò ci tengo a precisare che la lettera citata dalla Dott.ssa Casani, inviatami nella giornata di venerdì 07.05.20, ribadisce l’intenzione dell’azienda di portare avanti il “progetto Campiglia”, ma non fa alcun riferimento specifico alla partenza dello stesso, che ho appreso dalle “voci di corridoio”, essere prevista per lunedì 11 maggio.
Prendo atto degli avvenimenti e prendo atto anche che quanto inizialmente definito un “difetto di comunicazione” evidentemente non è stato superato.
Pur continuando a non conoscere il progetto e i relativi protocolli, perché nonostante le numerose richieste, anche formali, non li ancora ricevuti, pur non avendo avuto ancora risposta a molte delle domande da me poste sulle motivazioni, sui dati numerici, sugli interventi strutturali, pur non avendo compreso la motivazione al diniego ricevuto alle proposte da me sottoposte all’attenzione dell’azienda sanitaria, resto convinta dell’inappropriatezza e della mancanza di rispetto con cui si è ritenuto di bypassare non 1, ma 16 Sindaci, quelli della Società della Salute Valli Etrusche, per compiere una scelta così importante, a maggior ragione in un momento così complicato ed unico che richiederebbe ancora maggiore concertazione e condivisione.
Continuerò a chiedere che vengano ripristinati i servizi tolti da Campiglia, il Distretto Socio- Sanitario, la Riabilitazione “ordinaria”, i Poliambulatori, la riabilitazione su minori e la piena operatività del COT, oggi chiaramente minata dalla nuova finalità della struttura Campigliese. Quei servizi che a Campiglia mancano dal 4 Aprile e per i quali ad ora non esiste un progetto di ricollocamento all’interno del Capoluogo.
Di fronte a questo quadro non posso accettare di essere dipinta come il Sindaco che “non vuole fare la sua parte”. Non è così.
E qui mi rivolgo non solo all’Azienda Sanitaria, ma anche alla politica, al Presidente Rossi e all’Assessore alla Sanità Saccardi che non hanno risposto alle mie richieste di confronto, assumendosi la responsabilità di non aver ascoltato, non la voce di un Sindaco, ma dell’intero territorio che rappresenta.
Spero che le risorse e gli sforzi spesi servano davvero per affrontare il presente ed uscire da questa emergenza e anche per il futuro e mi auguro che a dettare le dinamiche delle scelte, siano solamente esigenze concrete ed attuali e non la necessità di rispondere ad altre logiche alle quali non voglio neanche pensare.
Mi auguro che l’attenzione sulla “necessità di questa struttura per il sistema toscano”, non si sciolga come neve al sole quando il Covid non ci sarà più, perché questo territorio ha una estrema necessità di un sistema sanitario che funzioni bene, che superi le sue criticità, che si ristrutturi, e questa pandemia dovrebbe averci insegnato il valore dei nostri presidi territoriali ed ospedalieri. In ultimo, e non certo per importanza, sono sicura che con la stessa solerzia con cui si è allestito un progetto come quello di Campiglia, si darà velocemente seguito ai numerosi impegni presi in questo territorio che oggi aspettano ancora risposta”.
Ufficio stampa Comune di Campiglia