Da Marconi un’ostentazione di benessere
PIOMBINO 14 maggio 2019 — L’avvocato Marconi ha annunciato che, se sarà eletto, destinerà l’indennità della carica di sindaco alle scuole e alle associazioni. È un gesto che non possono permettersi le persone che devono garantirsi un reddito per vivere.
Come la stragrande maggioranza dei cittadini consideriamo un’offesa le esose indennità di certe cariche politiche (deputati, senatori, consiglieri regionali), ma non i 2200 euro, dimezzati per i lavoratori dipendenti, che percepiscono i sindaci, una somma inferiore a quella dei dirigenti delle amministrazioni che devono guidare. Se Marconi, potendoselo permettere, avesse davvero voluto fare un gesto nobile, avrebbe potuto fare una cosa semplicissima: attendere almeno di aver vinto le elezioni. Ha scelto un’altra via e questo sa molto di propagandistico. Non ce ne voglia Marconi, ma ai nostri occhi più che un gesto nobile è apparso come un’ostentazione di benessere. Ci auguriamo che, al di là del loro reddito, ad amministrare vadano sindaci capaci. Di questo ha bisogno la nostra comunità.
Gruppo 2019
Voglio fare alcune considerazioni sulla promessa pubblica di devolvere l’indennità di carica di Sindaco prima di essere eletto a tale carica dell’avv. Marconi. Vuole forse far pesare che a causa della sua anzianità e carriera professionale ha potuto mettere da parte un “capitale”, mentre gli altri due candidati più giovani e lavoratori dipendenti non hanno potuto fare?
Che rinunciando all’indennità pensa di continuare a svolgere come ora la Sua professione conciliandola con la carica pubblica svolgendola con onore e dignità…?
L’indennità di Sindaco verrebbe comunque riscossa e donata secondo criteri valutativi dell’avv. Marconi, una donazione liberale privata (spero non l’unica) che è resa pubblica per motivi elettorali contingenti e forse per orgoglio personale.
Spero che l’avv. Marconi passi più tempo a studiare e approfondire la politica amministrativa del nostro Comune, che a mio modesto giudizio affronta con passione “forse troppa” e come dimostra il suo programma elettorale troppo generico e\o minimale, senza tentativi di analisi della complessità dei problemi e delle relative proposte di soluzione.
Impagabile lite da comari tra supporters della Meloni e supporters di Salvini e Berlusconi.