Da Roma con un pugno di mosche in mano
PIOMBINO 15 novembre 2018 — Pubblichiamo i comunicato stampa di alcune organizzazioni del Partito Democratico locale a proposito degli ammortizzatori sociali per i lavoratori di Aferpi:
Gli attivisti del M5S che ieri si sono recati i a Roma dal vice capo di gabinetto Giorgio Sorial per avere garanzie dal governo del “cambiamento” sono rientrati a Piombino con un pugno di mosche in mano.
Sono stati presi in giro dai loro beniamini che hanno sostenuto e che hanno mandato a ricoprire i ruoli di responsabilità nel fumoso governo del “cambiamento”.
Gli attivisti annunciano che Sorial garantisce che saranno prorogati 12 mesi di casa integrazione oltre ai 13 già finanziati.
Quei 25 mesi sbandierati come un successo della gita romana, gli operai della fabbrica di Piombino li hanno già in dote nel quinquennio mobile.
Quindi, a meno che questi 13 mesi non si aggiungano ai 12 mesi più i 13 già in dote, il dottor Sorial, oltre a mostrare una incompetenza disarmante in materia, chi era lì ad ascoltare annuendo, volevano far passare come successo quello che gli operai della fabbrica hanno già. Inoltre, leggendo il comunicato si parla di monitoraggio.
Di preciso cosa vuol dire? Quando verrà avviato? Come?
Cosa intende fare il governo del “cambiamento” in concreto per la fabbrica di Piombino?
Di certo sappiamo cosa non sta facendo.
ll vice capo di gabinetto dottor Sorial, nell’ultimo incontro al Ministero del lavoro del 17 ottobre, si era impegnato a convocare i sindacati per illustrare il nuovo Decreto 119 che a suo dire era mirato per la vertenza Aferpi ed invece nonostante le numerose richieste non gli ha dato più udienza.
Un governo che accetta di parlare con il partito politico locale escludendo i rappresentanti dei lavoratori è alquanto anomalo, ma soprattutto c’è la faccia tosta di affermare di “anteporre l’interesse dei lavoratori” quando di fatto gli viene decurtato il salario. Complimenti.
Da questo comunicato invece apprendiamo che gli stessi attivisti del Movimento 5 Stelle di Piombino dimostrano di essere poco informati di ciò che accade in fabbrica e che, come dimostrano anche a livello nazionale, dicono tutto e il contrario di tutto nell’arco di tempo di una gita a Roma, fregandosene di ciò che realmente servirebbe agli operai della fabbrica di Piombino.
Federazione Pd Val di Cornia Elba
Circolo Pd delle fabbriche Piombino
Peste rossa non era una “butade elettorale”, le recenti dichiarazioni dei 5 stelle confermano la loro posizione contro i lavoratori. Il tentativo di nascondere l’inefficienza e l’immobilismo dell’attuale governo è palese. C’è un accordo sottoscritto dalle parti che ha riconfermato, all’insediamento di una nuova proprietà, l’impegno del governo a garantire la stabilità degli ammortizzatori sociali per i lavoratori in cassa integrazione. Si disconosce la validità di un accordo raggiunto con fatica dal ministro Carlo Calenda solo perché è cambiato il governo? Sembra una partita di pallone tra bambini dove chi non gioca porta via il pallone e cambia le regole del gioco. C’è una forza politica, oggi maggioranza di governo nazionale, che dai banchi delle opposizioni sul territorio, in teoria, sostiene di stare dalla parte dei lavoratori e in pratica, rilascia dichiarazioni contro il riconoscimento dei diritti degli operai della fabbrica e non difende i dipendenti di RIMateria. Contraddizioni in termini? Purtroppo cruda verità. Per spostare l’attenzione da una palese assenza del ministro Luigi Di Maio, si innesca l’ennesima guerra tra poveri. Se hanno bisogno di dare la paternità al giusto riconoscimento della cassa integrazione ai lavoratori di Piombino lo facciano, facciano come hanno fatto con il reddito di cittadinanza che di fatto ha copiato il decreto dignità. Invitiamo il ministro ad occuparsi di Piombino e se garantirà risultati lo riconosceremo. Con questa coerenza pensano di garantire un futuro a Piombino? Il re è nudo, ora tutti possono vedere di che pasta sono fatti, alla faccia del cambiamento!
Unione comunale PD Piombino