SUVERETO 20 otto­bre 2015 — A Suvere­to lun­go la stra­da regionale 398 è pre­vista nel Piano strut­turale, una vari­ante all’attraversamento di parte del cen­tro abi­ta­to che pos­sa con­sen­tire una adegua­ta val­oriz­zazione di quel­la parte del paese, molto urban­iz­za­ta ma resa come mar­ginale pro­prio da quell’attraversamento che tra l’altro ha causato anche tan­ti inci­den­ti all’incrocio con la stra­da provin­ciale. Abbi­amo anche avu­to notizia che il prog­et­to di ques­ta vari­ante lo ha real­iz­za­to la Provin­cia con i pro­pri tec­ni­ci e che questo era pron­to già pri­ma del­la fine del prece­dente manda­to ammin­is­tra­ti­vo.
La pre­vi­sione era cosa gius­ta pro­prio per la bon­tà degli obi­et­tivi che si pro­pone­va, era anche apprez­za­to il fat­to che la Provin­cia, pur essendo un ente nell’occhio del ciclone per una sua immi­nente chiusura defin­i­ti­va, ave­va saputo uti­liz­zare al meglio le pro­prie pro­fes­sion­al­ità met­ten­dole al servizio delle neces­sità delle sua comu­nità. È trascor­so oltre un anno e mez­zo dal­la nom­i­na dei nuovi ammin­is­tra­tori e anco­ra non abbi­amo avu­to il piacere di conoscere il prog­et­to, sapere quan­to cos­ta e mag­a­ri avere anche giuste indi­cazioni su come si intende pro­cedere per giun­gere alla sua real­iz­zazione.
I cit­ta­di­ni han­no dirit­to di conoscere quali prospet­tive esistono per un’opera impor­tante e non pos­sono com­pren­dere le moti­vazioni di questo silen­zio che appare come un velo sul­la trasparen­za del tut­to inac­cetta­bile e incom­pren­si­bile. Tra l’altro la sua real­iz­zazione, oltre che essere di grande aiu­to per una adegua­ta val­oriz­zazione di tut­ta l’area lib­er­a­ta da quel traf­fi­co di tran­si­to, met­terebbe in sicurez­za anche lo stes­so ingres­so sul­la via­bil­ità regionale del­la via dei Forni, sem­pre più gra­va­ta da traf­fi­co di ogni tipo.
Chiedi­amo che in tem­pi bre­vi ven­ga pre­sen­ta­to il prog­et­to real­iz­za­to insieme alle scelte che potran­no essere fat­te per giun­gere alla costruzione dell’opera per dare gius­to risalto al bisog­no di sicurez­za, tran­quil­lità e val­oriz­zazione ad un pez­zo urbano del nos­tro cen­tro.

Wal­ter Gasperi­ni