Dal 1998 ad oggi di bonifiche quasi niente

· Inserito in Da non perdere

PIOMBINO 19 giug­no 2016 — Tra le varie sigle comune­mente usate in Val di Cor­nia c’è anche ques­ta: SIN. Vuol dire Sito di inter­esse nazionale, cioè area da bonifi­care sia per quel che riguar­da il ter­reno che la fal­da. Quel­lo di Piom­bi­no fu indi­vid­u­a­to con una legge del 1998 poi, nel 2000 e nel 2006, fu perime­tra­to l’am­bito ter­ri­to­ri­ale entro il quale pro­cedere alla carat­ter­iz­zazione ed alla suc­ces­si­va prog­et­tazione degli inter­ven­ti di mes­sa in sicurez­za, bonifi­ca e ripristi­no ambi­en­tale:

pag 5 tavola decreto 2006

Riguar­da tut­ta la zona indus­tri­ale, ENEL com­pre­sa, ed una vas­ta zona di mare.
Esiste una con­t­a­m­i­nazione nei suoli e nelle acque sot­ter­ra­nee. In par­ti­co­lare, i prin­ci­pali supera­men­ti dei lim­i­ti di legge si riscon­tra­no per i seguen­ti con­t­a­m­i­nan­ti:

Suoli
Arseni­co, Cro­mo totale, Vana­dio, Cad­mio, Zin­co, Nichel, Piom­bo, Mer­cu­rio, Rame, IPA,
Idro­car­buri C>12, Ben­zene, Clorometani

Acque sot­ter­ra­nee
Arseni­co, Fer­ro, Piom­bo, Cro­mo VI, Nichel, Sol­ven­ti aro­mati­ci, Ali­fati­ci cloru­rati, IPA,
PCB, Idro­car­buri totali.

A parte la zona a mare si trat­ta di 931 ettari dove devono essere boni­fi­cati sia il ter­reno sia la fal­da.
Par­ti molto lim­i­tate sia del ter­reno che del­la fal­da sono state boni­fi­cate, anzi del­la mag­gior parte non esistono nem­meno i prog­et­ti.
Lo dimostra uno stu­dio del Min­is­tero dell’ ambi­ente sul­lo Sta­to delle pro­ce­dure per bonifi­ca pub­bli­ca­to nel mag­gio 2016.
Tenen­do pre­sen­ti le pro­ce­dure da seguire illus­trate nel­la tabel­la sot­tostante

File 7

nel novem­bre 2015 risul­ta­va la situ­azione seguente:

Bonifi­ca dei ter­reni
% di aree a ter­ra carat­ter­iz­zate rispet­to alla super­fi­cie del SIN 100%
% di aree a ter­ra con prog­et­to mes­sa in sicurezza/bonifica  approva­to rispet­to alla super­fi­cie del SIN 17%
% di aree con prog­et­to di mes­sa in sicurezza/bonifica approva­to con decre­to rispet­to alla super­fi­cie del SIN 6%
% di aree con pre­ced­i­men­to con­clu­so rispet­to alla super­fi­cie del SIN 4%

File 4

Piano di carat­ter­iz­zazione approva­to: 931 ettari
Piano di carat­ter­iz­zazione attua­to: 885 ettari
Prog­et­to di bonifi­ca pre­sen­ta­to: 154 ettari
Prog­et­to di bonifi­ca approva­to: 57 ettari
Aree non con­t­a­m­i­nate: 34 ettari

Bonifi­ca del­la fal­da
% di aree a ter­ra carat­ter­iz­zate rispet­to alla super­fi­cie del SIN 100%
% di aree a ter­ra con prog­et­to mes­sa in sicurezza/bonifica  approva­to rispet­to alla super­fi­cie del SIN 2%
% di aree con prog­et­to di mes­sa in sicurezza/bonifica approva­to con decre­to rispet­to alla super­fi­cie del SIN 2%
% di aree con pre­ced­i­men­to con­clu­so rispet­to alla super­fi­cie del SIN 4%

File 5

Piano di carat­ter­iz­zazione approva­to: 931 ettari
Piano di carat­ter­iz­zazione attua­to: 885 ettari
Prog­et­to di bonifi­ca pre­sen­ta­to: 21 ettari
Prog­et­to di bonifi­ca approva­to: 21 ettari
Aree non con­t­a­m­i­nate: 34 ettari.

Se si pen­sa che il piano parziale di carat­ter­iz­zazione  (sen­za le aree a vocazione agroin­dus­tri­ale e logis­ti­ca) aggior­na­to da Afer­pi è sta­to approva­to con pre­scrizioni il 31 mag­gio 2016, che il piano di bonifi­ca di Cit­tà futu­ra non è mai sta­to ese­gui­to, che il prog­et­to di mes­sa in sicurez­za del­la LI53 deve essere riv­is­to e si aggiunge poi che esiste­vano ed esistono finanzi­a­men­ti stanziati da anni per le bon­fiche di Cit­tà futu­ra, delle dis­cariche di Pog­gio ai ven­ti e del­la stra­da di acces­so al por­to nelle loro gran­dis­si­ma mag­gio­ran­za mai uti­liz­za­ti, si ha il sen­so del­la dif­feren­za tra tem­po trascor­so e boni­fiche real­mente  effet­tuate.
E ciò nonos­tante almeno cinque accor­di di pro­gram­ma a par­tire dal 2007:
Accor­do di Pro­gram­ma del 30 giug­no 2015
Accor­do di Pro­gram­ma Quadro del 24 aprile 2014
Accor­do di Pro­gram­ma Quadro del 12 agos­to 2013
Accor­do di Pro­gram­ma Quadro del 18 dicem­bre 2008
Accor­do di Pro­gram­ma Quadro del 28 luglio 2007.

2 risposte a “Dal 1998 ad oggi di bonifiche quasi niente”

  1. Renzo Carletti says:

    Mi sem­bra, e chiedo chiari­men­ti in tal sen­so a chi ha redat­to l’ar­ti­co­lo, che non sia evi­den­zi­a­to un par­ti­co­lare di rilie­vo. IL 31 Mag­gio 2016 la Con­feren­za dei Servizi ha approva­to l’Anal­isi di Ris­chio sito-speci­fi­ca di Afer­pi!!! Sono pre­sen­ti alcune impor­tan­ti pre­scrizioni ma il tipo di inter­ven­ti e molto altro che dovrà fare AFERPI per tute­lare la salute e il ter­ri­to­rio è ormai ben delin­eato! Infat­ti entro 60 giorni AFERPI dovrà pre­sentare il piano di Mes­sa In Sicurez­za Oper­a­ti­va. Sulle pre­scrizioni e sul­la AdR molto sarebbe da dis­cutere. Con­cor­do con il redat­tore del­l’ar­ti­co­lo che molte delle man­cate boni­fiche sono da imputar­si allo Sta­to nelle sue varie arti­co­lazioni nazion­ali, region­ali, locali.
    Vi salu­to e vi ringrazio per l’opera di infor­mazione lib­era svol­ta dal vostro gior­nale.

    • Redazione says:

      C’è mol­ta stra­da da fare anco­ra, dal­l’at­tuazione del piano di carat­ter­iz­zazione, com­p­rese le mis­ure di pre­ven­zione, alla prog­et­tazione e real­iz­zazione del­la mes­sa in sicurez­za oper­a­ti­va, alla prog­et­tazione e real­iz­zazione del prog­et­to inte­gra­to di mes­sa in sicurez­za e ricon­ver­sione indus­tri­ale. E tut­to ciò in maniera coor­di­na­ta tra Afer­pi ed Invi­talia. A questo propos­i­to ci per­me­t­ti­amo rin­viare al prece­dente arti­co­lo DUE ACCORDI TRA REGIONE, DIPARTIMENTO PER LA COESIONE E INVITALIA
      Ex Luc­chi­ni: come e quan­do le boni­fiche pub­bliche
      https://www.stileliberonews.org/ex-lucchini-come-e-quando-le-bonifiche-pubbliche/

Commenta il post