FINANZIAMENTI, SCADENZE, AUTORIZZAZIONI: MOLTO RESTA DA FARE

Dal contratto al “sentiero impegnativo” per il forno

PIOMBINO 2 mag­gio 2016 - Le infor­mazioni ril­e­van­ti con­tenute nel comu­ni­ca­to stam­pa di Afer­pi del trenta aprile era­no sostanzial­mente due:

  • l’avvenuta sigla del con­trat­to tra Afer­pi e Sms Demag per la for­ni­tu­ra tec­no­log­i­ca com­p­lessi­va dei nuovi impianti pro­dut­tivi,
  • l’essere, quel­la fir­ma, “la pri­ma pietra mil­iare di un sen­tiero molto impeg­na­ti­vo”.

Cosa fos­se davvero scrit­to in quel con­trat­to e quan­to lun­go fos­se quel sen­tiero “molto impeg­na­ti­vo” non era e non è sta­to per ora chiar­i­to. Per la ver­ità qual­cosa di più è sta­to scrit­to. Sul­la riv­ista on line Sider­web Gior­gio Pasquin­uc­ci ha fat­to sapere che:

  • Sms Demag fornirà entro mag­gio il prog­et­to di det­taglio, con­sen­ten­do ad Aferpi di prog­ettare e affi­dare l’appalto per le opere civili;
  • Rebrab ha ver­sato un anticipo a Sms, di cui al momen­to non si conosce l’entità, sal­vo il bonifi­co di 2,5 mil­ioni ver­sato ieri per i prog­et­ti d’ingegnerizzazione;
  • almeno altri 30 mil­ioni Rebrab dovrà trovar­li nel­la fase di avvio dell’esecuzione degli impianti;
  • con il con­trat­to fir­ma­to, Afer­pi si potrà met­tere conc­re­ta­mente alla ricer­ca dell’appalto del sis­tema ban­car­io all’investimento che, solo per la parte siderur­gia, richiederà un impeg­no di almeno 500 mil­ioni.

Da fonti attendibili abbi­amo appre­so che si trat­ta di trovare 42,5 mil­ioni entro la fine di mag­gio pena la rescis­sione del con­trat­to. Sem­br­erebbe dunque con­fer­ma­to che di conc­re­ta­mente rag­giun­ta ci sia solo la prog­et­tazione del­l’impianto e che tut­to il resto, cioè la real­iz­zazione, dipen­da dal­la garanzia ad oggi inesistente del finanzi­a­men­to a par­tire dal­la pri­ma parte. Del tut­to in alto mare resterebbe la prog­et­tazione di tutte le altre opere che sono nec­es­sarie per il suo fun­zion­a­men­to, da quelle edili a quelle elet­triche per finire a quelle infra­strut­turali. Un peso non indif­fer­ente il cui cos­to rad­doppia quel­lo del­l’impianto.
Non è emer­so poi ciò che abbi­amo mes­so in evi­den­za nel­l’ar­ti­co­lo pub­bli­ca­to qualche giorno fa “Boni­fiche, riu­nione deciso­ria sen­za deci­sioni”  che doc­u­men­ta come del­la mes­sa in sicurez­za, cioè delle boni­fiche a cari­co di Afer­pi, non è sta­ta approva­ta nem­meno l’anal­isi di ris­chio che è la pre­mes­sa del­la stes­sa prog­et­tazione e del­la real­iz­zazione del­la bonifi­ca, a sua vol­ta pre­mes­sa del­la costruzione del­l’impianto indus­tri­ale. Per non par­lare di tutte le altre pro­ce­dure dal­la val­u­tazione di impat­to ambi­en­tale all’au­tor­iz­zazione inte­gra­ta ambi­en­tale e tutte le altre nec­es­sarie. Ricor­diamo tra l’al­tro che il prog­et­to oper­a­ti­vo di mes­sa in sicurez­za delle aree dove­va essere pre­sen­ta­to da Afer­pi entro il 31 dicem­bre 2015.
Dif­fi­cile dunque dire con certez­za quan­do par­ti­ran­no i lavori ed altret­tan­to dif­fi­cile dare per scon­ta­to che tra 28 mesi lo sta­bil­i­men­to di Piom­bi­no pro­dur­rà la pri­ma rota­ia con acciaio pro­prio. Prob­a­bil­mente il peri­o­do dei 28 mesi per costru­ire l’impianto sono cred­i­bili ma è il ter­mine di parten­za dal quale con­teggia­r­li che non è scon­ta­to, dato che si devono fare i con­ti sia con la certez­za del finanzi­a­men­to che con la definizione delle autor­iz­zazioni non solo ambi­en­tali.

Una risposta a “Dal contratto al “sentiero impegnativo” per il forno”

  1. Leonardo Mezzacapo says:

    L’ar­ti­co­lo è asso­lu­ta­mente real­ista e tiene con­to di situ­azioni ogget­tive che rispet­tano la realtà anche dura ma vera. Occorre non mol­lare la pre­sa, la ques­tione tem­pi andrà tenu­ta sot­to con­trol­lo, aven­do chiare due cose:
    che i cantieri a luglio non si apri­ran­no,
    che i dichiarati 28 mesi sono pura­mente teori­ci, ma dis­tan­ti dal­la realtà poichè legati ad even­ti che devono anco­ra avvenire.

Commenta il post