Dalle opposizioni balbettii, dal Pd silenzio totale

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PIOMBINO 3 mar­zo 2019 — Spir­i­to Libero non si sente al di sopra, ma altro da tut­ti sì, per­ché siamo l’u­ni­ca lista civi­ca che pre­sen­terà un pro­prio can­dida­to sin­da­co sen­za stare in coal­izioni di cen­tro destra o col Pd. L’or­dine del giorno pre­sen­ta­to in Con­siglio comu­nale e vota­to solo da noi vol­e­va smuo­vere un Comune asso­lu­ta­mente inat­ti­vo su RIMa­te­ria, di fronte a pre­oc­cu­pazioni e proteste dei cit­ta­di­ni viste anche nel­l’ul­ti­ma man­i­fes­tazione orga­niz­za­ta dal Comi­ta­to di Salute Pub­bli­ca Piom­bi­no-Val di Cor­nia.
Parti­va­mo da 3 pun­ti molto chiari:

  1. no a rifiu­ti da fuori;
  2. no alla mega dis­car­i­ca e sì ad un suo dras­ti­co ridi­men­sion­a­men­to in fun­zione solo delle boni­fiche da fare e dei futuri scar­ti del­la pro­duzione siderur­gi­ca, priv­i­le­gian­do comunque il riu­so e non lo stoccag­gio in dis­car­i­ca;
  3. dare un pre­sente ed un futuro a RIMa­te­ria come “soluzione dei prob­le­mi” in quan­to sogget­to atti­vo nel­la bonifi­ca del ter­ri­to­rio e non leader nazionale nel­la impor­tazione di rifiu­ti.

Impeg­nava­mo quin­di il sin­da­co a:

  1. chiedere la con­vo­cazione del Comi­ta­to esec­u­ti­vo del­l’ac­cor­do di pro­gram­ma per­ché parte dei 50 mil­ioni per le boni­fiche siano uti­liz­za­ti per togliere i cumuli inquinati nelle dis­cariche abu­sive nel­lo sta­bil­i­men­to e siano quin­di con­fer­i­ti a RIMa­te­ria;
  2. fir­mare con JSW un pro­to­col­lo che la impeg­ni for­mal­mente a con­ferire in RIMa­te­ria i mate­ri­ali prove­ni­en­ti da dis­mis­sioni, sman­tel­la­men­ti, mes­sa in sicurez­za oper­a­ti­va e prossime lavo­razioni:
  3. pre­sentare un crono­pro­gram­ma sui caro­tag­gi da fare in dis­car­i­ca.

Cose che abbi­amo chiesto quan­do erava­mo in mag­gio­ran­za e sulle quali un dial­o­go si era aper­to col sin­da­co e col Pd, naufra­ga­to poi con la loro fer­ma oppo­sizione ai ref­er­en­dum. Sul­l’u­so dei 50 mil­ioni per togliere i cumuli, mal­gra­do sia sta­to più volte chiesto dal sin­da­co e dal sot­to­scrit­to ai tavoli romani, c’è sem­pre sta­to il no dei Min­is­teri coin­volti. Non occorre cam­biare l’ac­cor­do di pro­gram­ma, come erronea­mente det­to dalle varie oppo­sizioni che ci tira­no in bal­lo, ma sem­plice­mente decidere di sbloc­car­li e ques­ta è una deci­sione polit­i­ca. Chiedere al nuo­vo gov­er­no che lo fac­cia dopo il fal­li­men­to dei vec­chi pen­sava­mo fos­se il min­i­mo su cui tut­ti insieme impeg­nar­ci, altro che azione inutile e retor­i­ca. Che caso­mai è il loro doc­u­men­to per­ché di fronte agli impeg­ni con­creti del nos­tro ordine del giorno han­no prefer­i­to la pro­pa­gan­da. Che fa il paio col silen­zio del Pd che non vuole riconoscere il suo totale fal­li­men­to sul­la ges­tione di RIMa­te­ria.

Ste­fano Fer­ri­ni, seg­re­tario di Spir­i­to Libero per Piom­bi­no

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