Dalle rassicurazioni alle critiche in 270 minuti
PIOMBINO 16 dicembre 2016 – In un guazzabuglio di notizie che si rincorrono dall’Algeria al Trentino, passando per i palazzi romani e per quelli fiorentini, è troppo chiedere un po’ di chiarezza dall’ente che più di ogni altro è, o dovrebbe essere, vicino ai cittadini, ovvero dal Comune? Ci riferiamo ovviamente alla situazione di Aferpi, dei suoi progetti su Piombino ed in particolare all’incontro che il patron Issad Rebrab ha avuto stamani col sindaco Massimo Giuliani.
A distanza di appena 270 minuti esatti, il sindaco, attraverso l’ufficio stampa del Comune, ci ha fatto pervenire due comunicati. Il primo alle 13,12 e il secondo quattro ore e mezzo dopo, alle 17,32. A caldo, ovvero nel primo comunicato subito dopo incontro con l’imprenditore algerino, Giuliani ci ha di fatto rassicurato sulle intenzioni di Rebrab di continuare nei suoi progetti. Nel testo si può leggere un passo che così suona: “…l’impressione ricevuta è quella di un imprenditore che desidera attuare il progetto nella sua interezza, fornendo dei dati che dovremo verificare sia con la Regione sia con il Governo. Non ho quindi ricevuto nessun segnale che mi faccia sospettare un ripensamento o un ridimensionamento del piano”. Non male anche perché Rebrab ha annunciato al sindaco “una probabile presentazione di un piano generale sull’agroalimentare e sulla logistica nelle prossime settimane” e, relativamente al circolante, il magnate ha dato notizia di “un programma di copertura finanziaria del progetto che dovrà essere sottoposto a verifica e che verrà presentato alle banche”.
Più o meno queste notizie sono state riferite da Giuliani anche al consiglio comunale.
Dopo la pausa pranzo lo scenario però è cambiato tant’è che le redazioni dei media alle 17,32 hanno ricevuto un “Nuovo” comunicato stampa sull’incontro tra il sindaco e Rebrab. L’inizio del nuovo testo ci fa subito capire che nel frattempo il cielo si è fatto nuvoloso: “Dopo l’incontro di questa mattina tra il sindaco e Issad Rebrab e le prime considerazioni espresse a freddo in consiglio comunale, il sindaco sente il bisogno di precisare alcuni aspetti della questione, tornando sui contenuti del colloquio”.
Se la volontà di continuare da parte di Rebrab viene considerata ancora positiva, il sindaco dice che “questo non ci esime dall’evidenziare le criticità che ancora permangono, legate allo slittamento dei tempi e all’incertezza dei finanziamenti per il piano industriale”. E, sottolineata l’importanza della continuità produttiva, Giuliani insiste: “Crediamo imprescindibile da parte dell’azienda la presentazione in tempi brevi di un cronoprogramma preciso che contenga tempistiche certe e chiare, così come richiesto dal ministro Calenda, e ribadiamo con forza la necessità di un incontro a breve con il ministro per una valutazione complessiva delle questioni tecniche e finanziarie”.
Potete trovare i testi completi dei due comunicati stampa del Comune nella nostra rubrica delle lettere.
Quel che ci chiediamo è perché nel primo comunicato non siano emerse tutte le perplessità che Giuliani espone del secondo comunicato. E perché quattro ore e mezzo dopo il sindaco abbia sentito il bisogno di “precisare alcuni aspetti”. Che non sono banali refusi nel testo ma roba sostanziale su cui, per la cronaca, da alcuni giorni si stanno, tra gli altri, soffermando anche i quadri dirigenti del Pd che più di altri il progetto Rebrab hanno sostenuto fin dall’inizio.
C’è un po’ troppa gente, a Piombino e in Val di Cornia, che sta soffrendo una situazione difficile come da molti decenni non se ne vedeva. Di poca chiarezza e di repentine precisazioni “di alcuni aspetti”, ci pare che non ce ne sia proprio bisogno.
Prova ne sia ciò che hanno affermato i delegati Fiom della Rappresentanza sindacale unitaria di Aferpi e Piombino Logistics che, dopo l’incontro tra le segreterie di Fim, Fiom e Uilm con il patron di Cevital Rebrab, hanno ribadito il loro giudizio fortemente critico sulla continuità produttiva e sul finanziamento degli investimenti “perché ancora non ci sono risposte concrete”. E per questo hanno chiesto al segretario nazionale Fiom Maurizio Landini di attivarsi immediatamente per ottenere un incontro urgente al Ministero dello sviluppo economico.
Tutti che devono “attivarsi”, “procedere”, “pretendere”…Come si dice in altri lidi: ma fatemi il piacere!!!