Dalle sofferenze dei cani a quelle degli anziani
PIOMBINO 4 agosto 2018 — Il disastro del canile di Piombino, con la firma d’autore dell’amministrazione comunale, fatto di investimenti su una struttura che era destinata a chiudere, una causa civile ostinatamente portata alla fine, condanne varie al pagamento di spese legali e di ingenti risarcimenti, ancora fa discutere.
Le critiche, legittime ed opportune, stavolta riguardano la scelta di trasferire i cani nel nuovo canile proprio nei giorni più caldi dell’anno.
Ma a guardar bene, il nostro territorio oramai ci ha abituati che al peggio non c’è mai fine.
Ed il peggio riguarda stavolta la Residenza sanitaria assistenziale di Campiglia.
Le sofferenze non sono più quelle dei cani ma di esseri umani, spesso in condizioni fisiche critiche.
Cinquanta anziani (senza tenere conto di tutti coloro che ci lavorano) vivono in quella struttura che, lo ricordiamo, è della Azienda USL Toscana nordovest.
Si tratta di persone che in gran parte non sono autosufficienti, che spesso hanno problemi respiratori, che vivono in comunità l’ultima parte della loro esistenza.
Eppure nel 2018 vivono senza aria condizionata, in una situazione inaccettabile.
E non è certo la prima estate che sorge il problema.
Invece di adottare misure di ripiego che si commentano da sole (aumentare le razioni di acqua per gli anziani, chiudere le persiane di giorno, vestire gli ospiti con abiti in cotone freschi e traspiranti), sarebbe stato doveroso un intervento di climatizzazione dei locali.
Ed invece assistiamo all’inerzia della Azienda USL Toscana nordoves ed alla passiva accettazione di chi governa questi territori.
*Francesco Ferrari è Portavoce Fratelli d’Italia Val di Cornia