Danni ambientali: no al ricorso, Lucchini salva
PIOMBINO 15 aprile 2015 – Bocciata anche in appello la richiesta del ministero dell’ambiente che pretendeva dall’Amministratore straordinario della Lucchini un risarcimento di 400 milioni per danni procurati nel territorio in cui sorge la fabbrica.
La sezione civile del tribunale di Livorno ha infatti rigettato il ricorso rilevando una carenza di documentazione da parte del governo (allora ministro dell’ambiente era Corrado Clini) che non avrebbe definito la stato dell’inquinamento nel momento in cui la Lucchini acquisì lo stabilimento e neanche ha poi chiarito i danni successivi prodotti dalla gestione del gruppo bresciano. Dopo il rigetto del ricorso in appello all’Avvocatura dello Stato rimane solo la possibilità di rivolgersi in terzo grado alla Cassazione che effettuerà valutazione solo in punto di diritto. E’ tutt’altro che scontato però che il ministero dell’ambiente, dopo due bocciature, voglia insistere su una richiesta che tra l’altro potrebbe mettere a rischio i diritti dei creditori privilegiati, non escluso il trattamento di fine rapporto dei lavoratori.