De profundis su impegni Aferpi e su tutto il resto

PIOMBINO 10 agos­to 2017 — Rifon­dazione comu­nista chiede uffi­cial­mente al sin­da­co di Piom­bi­no di riferire subito alla cit­tà in un incon­tro pub­bli­co in piaz­za. Abbi­amo let­to con scon­cer­to il comu­ni­ca­to sin­da­cale a segui­to del­la riu­nione del con­siglio di fab­bri­ca avvenu­to ieri. Niente di ciò che dove­va essere è sta­to, né sarà. Il mate­ri­ale da lavo­rare non arri­va, i treni sono fer­mi, la fab­bri­ca è vuo­ta per­ché non c’è niente da fare. Non si pro­fi­la niente di con­cre­to all’oriz­zonte, niente di cer­ti­fi­ca­to, men che mai i finanzi­a­men­ti. Del part­ner nes­suna notizia, del piano indus­tri­ale fig­uri­amo­ci, solo gior­nalate, ma il sin­da­ca­to affer­ma di non essere sta­to con­tat­ta­to da nes­suno. Anche il piano sul­la logis­ti­ca pre­sen­ta­to da Benikene a Rossi pare sia una farsa. Siamo in mez­zo al gua­do, dove sti­amo annas­pan­do in un mare di CUD, di buste paga di Afer­pi ma pagate da INPS, con la quo­ta parte del­la tredices­i­ma ma sen­za gli 80 euro. Un maras­ma men­tre si con­suma la trage­dia di una fab­bri­ca che non c’è né ci sarà. E il PD lo sa bene, per­ché questo traspare, anzi è molto chiaro, dalle parole di Fabi­ani in un’in­ter­vista di qualche giorno fa in cui, come se niente fos­se, si pun­ta tut­to sul tur­is­mo, sul­l’a­groal­i­menta­re fai- da- te e sul grande com­p­lesso tur­is­ti­co com­mer­ciale nel­l’ex cen­trale ENEL. Loro san­no tut­to e non lo dicono. Allo­ra, dopo un comu­ni­ca­to del genere, non si può più tacere.

Rifon­dazione Comu­nista Piom­bi­no

 

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