Deciso: Asiu in RiMateria e sua ricapitalizzazione

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pervenuta in redazione

PIOMBINO 12 agos­to 2016 — Con l’assem­blea di mer­coledì scor­so la parte­ci­pa­ta Asiu è con­flui­ta uffi­cial­mente in RiMa­te­ria ed entro il mese ver­rà pub­bli­ca­to il ban­do per la ven­di­ta parziale delle quote.
Una notizia già annun­ci­a­ta più volte, ma che ora è sta­ta for­mal­iz­za­ta e può dare il via alla risoluzione delle ques­tioni anco­ra aperte sul ter­ri­to­rio, in tema di rifiu­ti indus­tri­ali, di boni­fiche e di svilup­po.
“Quel­lo che è avvenu­to lo scor­so mer­coledì – affer­mano il sin­da­co Mas­si­mo Giu­liani e Mar­co Chiarei in una nota con­giun­ta – è un momen­to stori­co nel quale si con­cretiz­za il con­fer­i­men­to di Asiu in RiMa­te­ria e la ricap­i­tal­iz­zazione di quest’ul­ti­ma. Questi pas­sag­gi seg­nano il con­cretiz­zarsi di un’idea forte di gov­er­no dei flus­si di mate­ria di questo ter­ri­to­rio”. Gli ind­i­rizzi e le strate­gie che i Comu­ni soci di Asiu han­no dato lo scor­so anno al pres­i­dente Cara­mas­si – sot­to­lin­eano – si stan­no attuan­do sec­on­do le pre­vi­sioni. Un’inces­sante attiv­ità scan­di­ta da pas­sag­gi molto com­p­lessi ha prodot­to, e sta pro­ducen­do, il rispet­to dei tem­pi e degli obi­et­tivi”.
La ricap­i­tal­iz­zazione di RiMa­te­ria per­me­t­terà alle ammin­is­trazioni pub­bliche di agire sul mer­ca­to e selezionare i part­ner indus­tri­ali nec­es­sari allo svilup­po del piano indus­tri­ale del­la soci­età, che ambisce a risol­vere le crit­ic­ità ambi­en­tali del ter­ri­to­rio e a gener­are un’e­cono­mia reale.
L’o­bi­et­ti­vo, a det­ta di Giu­liani e Chiarei, è quel­lo di met­tere in moto delle buone pratiche di econo­mia cir­co­lare.
“L’e­cono­mia cir­co­lare può diventare uno degli assi prin­ci­pali su cui far pog­gia­re il futuro svilup­po del nos­tro ter­ri­to­rio; un asse – pros­eguono – lega­to agli altri gran­di pro­ces­si di trasfor­mazione in cui questo ter­ri­to­rio è pro­tag­o­nista (svilup­po por­tuale e blue econ­o­my, riqual­i­fi­cazione com­par­to siderur­gi­co, ricon­ver­sione pro­dut­ti­va e fun­zionale di aree indus­tri­ali) che crea le con­dizioni per sal­dar­le insieme, in un equi­lib­rio che vede il chi­ud­er­si dei cicli di pro­duzione e il rag­giung­i­men­to del­la sosteni­bil­ità ambi­en­tale e nuo­va econo­mia”.
“Il recente otten­i­men­to delle autor­iz­zazioni region­ali per la real­iz­zazione di nuovi volu­mi des­ti­nati allo smal­ti­men­to in sicurez­za dei rifiu­ti spe­ciali non rici­cla­bili – ricor­dano il pri­mo cit­tadi­no e l’asses­sore – ha cre­ato le con­dizioni che ave­va­mo pro­gram­ma­to per­me­t­ten­do­ci di avviare il proces­so vir­tu­oso di svilup­po del­la soci­età RiMa­te­ria”.
Gli altri pas­sag­gi saran­no il ban­do pub­bli­co, in usci­ta nelle prossime set­ti­mane, e la suc­ces­si­va costruzione di una soci­età con una gov­er­nance capace di bilan­cia­re i com­pi­ti di piani­fi­cazione e con­trol­lo des­ti­nati ai soci pub­bli­ci con quel­li del­la ges­tione oper­a­ti­va des­ti­na­ta ai soci indus­tri­ali. Res­ta fer­mo il con­trol­lo pub­bli­co del­la soci­età.
“Con­ti­amo di rag­giun­gere l’avvio del­la piena oper­a­tiv­ità di RiMa­te­ria tra la fine di quest’an­no e l’ inizio del 2017. Gli inves­ti­men­ti – con­tin­u­ano – inizier­an­no a con­cretiz­zarsi a par­tire dal rilan­cio e svilup­po degli impianti des­ti­nati alle attiv­ità di trat­ta­men­to, iner­tiz­zazione e rici­clo dei mate­ri­ali”.
“Questo prog­et­to ha un carat­tere inno­v­a­ti­vo ed il rispet­to dei tem­pi dati inizial­mente sta dimostran­do come le ammin­is­trazioni e i mem­bri del cda stiano dan­do pro­va di asso­lu­ta effi­cien­za ed affid­abil­ità”.
Un quadro in cui tut­tavia Giu­liani e Chiarei fis­sano pure le ques­tioni irrisolte del ter­ri­to­rio lan­cian­do anche la pro­pos­ta di una cab­i­na di regia ded­i­ca­ta all’e­cono­mia cir­co­lare.
“L’en­tra­ta in cam­po di RiMa­te­ria mette a dis­po­sizione uno stru­men­to che deve essere final­iz­za­to a ricu­cire le molte crit­ic­ità che anco­ra per­sistono: il tema dei “cumuli” di rifiu­ti dis­per­si su ampie porzioni di ter­ri­to­rio, i prog­et­ti di bonifi­ca e mes­sa in sicurez­za dei suoli e del­la fal­da a cari­co di sogget­ti pri­vati e pub­bli­ci, gli esi­ti delle pro­ce­dure per l’in­di­vid­u­azione dei sogget­ti colpevoli del­l’in­quina­men­to, un var­ie­ga­to asset­to di pro­pri­età dei ter­reni indus­tri­ali (Afer­pi, Demanio; Luc­chi­ni A.S.), le dinamiche del­lo svilup­po delle aree por­tu­ali e retro­por­tu­ali e molto altro. Per­ciò rite­ni­amo che occor­ra una regia uni­ca, uno stru­men­to inno­v­a­ti­vo, capace di inquadrare sec­on­do un’ot­ti­ca di sis­tema le prob­lem­atiche elen­cate e ren­dere più rapi­di i gran­di pro­ces­si di trasfor­mazione che attra­ver­sano questo ter­ri­to­rio”.
“La Regione Toscana – con­cludono – sta dan­do un grande impul­so in ter­mi­ni di rac­cor­do tra le varie prob­lem­atiche ma potrebbe essere utile pen­sare ad un accor­do speci­fi­co ded­i­ca­to all’e­cono­mia cir­co­lare del­l’in­tero com­pren­so­rio, sec­on­do la felice tradizione degli accor­di di pro­gram­ma sot­to­scrit­ti fino a oggi. Noi siamo pron­ti ad essere tra i pro­tag­o­nisti”.

UFFICIO STAMPA COMUNE DI PIOMBINO

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