Decreto: nuove agevolazioni per chi investirà
PIOMBINO 21 agosto 2015 - Il Ministero dello sviluppo economico ha approvato sia il decreto (per leggere clicca qui) che stabilisce “termini, modalità e procedure per la concessione ed erogazione delle agevolazioni di cui alla legge 15 maggio 1989, n. 181 in favore di programmi di investimento finalizzati alla riqualificazione delle aree di crisi industriali con priorità all’attuazione degli interventi nell’ambito delle aree caratterizzate da crisi industriale complessa” sia la circolare esplicativa (per leggere clicca qui).
Si tratta di agevolazioni pubbliche per programmi di investimento produttivo e per programmi di investimento per la tutela ambientale. A completamento sono anche ammissibili, per un ammontare non superiore al 20 per cento del totale, progetti per l’innovazione dell’organizzazione.
Sono ammissibili alle agevolazioni le imprese costituite in forma di società di capitali, ivi incluse le società cooperative e le società consortili.
I programmi di investimento produttivo si riferiscono a:
a) la realizzazione di nuove unità produttive tramite l’adozione di soluzioni tecniche, organizzative e/o produttive innovative rispetto al mercato di riferimento;
b) l’ampliamento e/o la riqualificazione di unità produttive esistenti tramite diversificazione della produzione in nuovi prodotti aggiuntivi o cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo;
c) la realizzazione di nuove unità produttive o l’ampliamento di unità produttive esistenti che eroghino i servizi turistici;
d) l’acquisizione di attivi di uno stabilimento.
Le grandi imprese in zone come la Val di Cornia possono presentare solo i programmi di cui lettera a), e quelli di cui alle lettere b) e d) qualora prevedano una diversificazione della produzione e a condizione che le nuove attività non siano uguali o simili a quelle svolte precedentemente nell’unità produttiva.
I programmi di investimento per la tutela ambientale devono essere diretti a:
a) innalzare il livello di tutela ambientale risultante dalle attività dell’impresa;
b) consentire l’adeguamento anticipato a nuove norme dell’Unione europea che innalzano il livello di tutela ambientale e non sono ancora in vigore;
c) ottenere una maggiore efficienza energetica;
d) favorire la cogenerazione ad alto rendimento;
e) promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili;
f) il risanamento di siti contaminati.
In relazione ai progetti per l’innovazione dell’organizzazione sono ammissibili alle agevolazioni le spese e i costi relativi a:
a) personale dipendente limitatamente a tecnici, ricercatori e altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati nelle attività del progetto;
b) strumenti e attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto;
c) ricerca contrattuale, quali conoscenze e brevetti nonché servizi di consulenza e altri servizi utilizzati esclusivamente per l’attività del progetto;
d) spese generali derivanti direttamente dal progetto;
e) materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.
Le iniziative imprenditoriali debbono essere ad alto valore aggiunto e in grado di determinare un ritorno significativo in termini di prospettive di mercato e di addetti. La previsione di un incremento occupazionale costituisce requisito di ammissibilità e debbono prevedere programmi di investimento di importo non inferiore a 1,5 milioni di euro.
Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, alle condizioni ed entro i limiti delle intensità massime di aiuto previste dalla disciplina comunitaria vigente in materia di aiuti di Stato.
Le agevolazioni sono riconosciute subordinatamente all’esito dell’iter valutativo, fino all’esaurimento delle risorse disponibili. Nella concessione delle agevolazioni è previsto il riconoscimento di una premialità alle iniziative imprenditoriali che prevedono l’assunzione di personale appartenente al bacino di riferimento indicato nell’allegato alla presente circolare.
I programmi di investimento produttivo devono riguardare attività economiche come:
a) estrazione di minerali da cave e miniere, con esclusione delle miniere di carbone non competitive;
b) attività manifatturiere;
c) produzione di energia, limitatamente ai programmi di investimento produttivo ovvero ai programmi di investimento per la tutela ambientale;
d) attività dei servizi alle imprese;
e) attività turistiche, intese come attività finalizzate allo sviluppo dell’offerta turistica attraverso il potenziamento e il miglioramento della qualità dell’offerta ricettiva.
Sarà Invitalia a gestire tutto l’iter procedurale e decisionale il soggetto gestore rende disponibili in un’apposita sezione del sito www.invitalia.it e del sito del Ministero (www.mise.gov.it) le modalità di accesso alle agevolazioni e tutte le informazioni necessarie alla presentazione delle domande da parte delle imprese proponenti almeno 30 giorni prima del termine iniziale