Del rischio amianto il sindaco se ne occupa?

· Inserito in Spazio aperto

PIOMBINO 24 novem­bre 2018 — Bene ha fat­to RIMa­te­ria, dopo la let­tera appel­lo lan­ci­a­ta dal Comi­ta­to famil­iari vit­time del­l’amianto, a rib­adire in una nota che la dis­car­i­ca non accoglie — e noi aggiun­giamo spe­ri­amo non accoglierà mai — rifiu­ti tossi­ci.
Il cli­ma sul tema delle dis­cariche, dei peri­coli di chi ci lavo­ra e dei rischi sul­la sicurez­za e salute, anche alla luce dei fat­ti a liv­el­lo nazionale,  è  quan­to mai scot­tante ed è quin­di nec­es­sario  fare chiarez­za.
Spes­so, soprat­tut­to sui social, chi si lamen­ta per la “puz­za” viene deriso e apos­trofa­to come ” rifi­u­to umano”,  e se  qual­cuno esprime il tim­o­re di un ris­chio per la salute  si può arrivare perfi­no ad essere minac­ciati di querela per “procu­ra­to allarme “.
Al dil à delle dovute pre­cisazioni da parte di RIMa­te­ria sul­la “tipolo­gia del rifi­u­to”  res­ta  il fat­to che la pre­oc­cu­pazione  da parte di chi  ha già paga­to un ele­va­to prez­zo  per la perdi­ta di un pro­prio caro per col­pa del­l’amianto  sia più  che com­pren­si­bile e con­di­vis­i­bile.
Ci mer­av­iglia un altro aspet­to che meri­ta un appro­fondi­men­to: nel­la stes­sa nota di RIMa­te­ria sem­bra essere rib­a­di­to che ingen­ti quan­tità di amianto siano con­tenute nelle strut­ture indus­tri­ali for­nen­do su questo dati pre­cisi: alcune ton­nel­late, che si tro­vereb­bero nel­l’ex cok­e­ria. Ton­nel­late di amianto fri­abile che nei giorni di ven­to, sec­on­do sem­pre quan­to ci risul­ta affer­mi  RIMa­te­ria, si sparg­ereb­bero ovunque. Insom­ma  polveri non con­fi­nate nel­la sola strut­tura indus­tri­ale, come se la lim­i­tazione a ques­ta area e ai lavo­rarori che vi oper­a­no fos­se accetta­bile!
Sicu­ra­mente ognuno conosce  il ris­chio amianto ed è con­sapev­ole del­la sua pre­sen­za  ma, se con­fer­mate,  queste dichiarazioni mer­i­tano un serio appro­fondi­men­to, vis­to che chi le fa, ad oggi, è pur sem­pre una soci­età pub­bli­ca dove  il Comune di Piom­bi­no è socio mag­gior­i­tario.  Quin­di, per trasparen­za e chiarez­za, a fronte di queste dichiarazioni che non pos­sono che creare pre­oc­cu­pazione per pri­mi ai  lavo­ra­tori ma all’in­tera cit­tad­i­nan­za, chiedi­amo una pre­sa di posizione da parte di chi è  garante del­la salute pub­bli­ca per­ché è dif­fi­cile per questo ter­ri­to­rio  capire il moti­vo per cui un ris­chio così alto ven­ga tira­to in bal­lo solo ora nel mez­zo di un’al­tra prob­lem­at­i­ca di non poco con­to: una dis­car­i­ca riem­pi­ta di rifiu­ti prove­ni­en­ti da fuori.
Se il ris­chio amianto, come  risul­ta descrit­to nel­la dichiarazioni di RIMa­te­ria, è vera­mente tale, allo­ra che il ter­ri­to­rio intero si mobil­i­ti per pre­tendere da un lato provved­i­men­ti imme­diati  e dal­l’al­tro il riconosci­men­to per l’in­tero ter­ri­to­rio oltre che di SIN anche, per una intera comu­nità, di ris­chio amianto.
Insom­ma, non bas­ta turar­si il naso o sper­are che non ci sia ven­to per­ché il prob­le­ma non sus­sista..

Seg­rete­ria Ugl Livorno

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