Di Giorgi favorevole alla cittadella della solidarietà
PIOMBINO 24 luglio 2015 — Una cittadella della solidarietà per gestire al meglio i casi di emergenza sociale.
L’assessore alle politiche sociali Margherita Di Giorgi apprezza la proposta avanzata alcuni giorni fa dal portavoce della lista civica “Ascolta Piombino”, Riccardo Gelichi, per dare risposte alla situazione di disagio sociale esistente anche a Piombino.
“Accogliamo con attenzione e interesse il suggerimento di Riccardo Gelichi — afferma l’assessore alle politiche sociali Margherita Di Giorgi — circa la possibilità di costituire una “Cittadella della solidarietà” che raccordi tutti gli attori del settore che vogliono parteciparvi. Tutto questo per far fronte al peggioramento delle condizioni sociali di molte famiglie italiane negli ultimi anni.
I dati Istat infatti ci dicono che nel 2014 1 milione e 470mila famiglie italiane (5,7% di quelle residenti) è in condizione di povertà assoluta, per un totale di 4 milioni e 102 mila persone (6,8% della popolazione residente) — spiega l’assessore — Dopo due anni di aumento, l’incidenza della povertà assoluta si mantiene sostanzialmente stabile e si attesta al 4,2% al Nord, 4,8% al centro e all’8,6 nel Mezzogiorno.
Tra le famiglie straniere la povertà assoluta è più diffusa che nelle famiglie composte solamente da italiani. Questo dato è confermato anche a Piombino. Nella nostra città la povertà tra le famiglie di stranieri è di oltre sei volte superiore a quella delle famiglie di soli italiani.
L’incidenza della povertà assoluta scende generalmente all’aumentare del titolo di studi: se la persona di riferimento è almeno diplomata l’incidenza è del 3,2%. Quasi un terzo di quella rilevata per chi ha la licenza elementare (8,4%).
La povertà assoluta riguarda in misura marginale le famiglie con a capo imprenditori, liberi professionisti o dirigente. Si mantiene al di sotto della medie tra le famiglie di ritirati dal lavoro (4,4%), sale alò 9,7% tra le famiglie di operai, per raggiungere il valore massimo tra quelle con persone di riferimento in cerca di occupazione (16,2%).
Da questo quadro si evince, senza ombra di dubbio, che il Paese non sta bene, la condizione delle persone non è assolutamente soddisfacente. Non siamo per niente soddisfatti di avere in Italia 4 milioni di poveri. A nostro avviso nessun paese può assistere alla crescita e alla stabilizzazione di questo dato affermando che è un buon dato “perchè si è stabilizzato”. Al contrario, noi pensiamo che sia drammatico anche il solo fatto che si sia stabilizzato.
Il suggerimento di Gelichi ci trova pertanto consenzienti e disponibili a un maggiore approfondimento per meglio intraprendere questo percorso, al fine di organizzare più efficacemente risposte adeguate al problema.”
UFFICIO STAMPA COMUNE DI PIOMBINO