Di rinvio in rinvio in rinvio si arriva in Brasile
PIOMBINO 19 novembre 2015 — Come al gioco dell’ oca, si ritorna al punto di partenza , apprendiamo dalla stampa che l’incontro al Mise, già fissato per il 20, è stato rinviato al 30 novembre, naturalmente con le solite rassicurazioni dei sindacati locali. Ancora un rinvio, ancora promesse, ancora parole, ancora l’ennesima replica di un film già visto. Ma come sarà possibile dopo l’incontro del 30, in tempi così ristretti, organizzare una vera mobilitazione comprensoriale per il 2 dicembre? Oppure, è già nel conto di revocare la mobilitazione stessa, magari accettando il piatto di lenticchie di qualche decina di rientri e qualche intervento marginale in fabbrica?
È indispensabile invece una vera, importante mobilitazione comprensoriale, la quale va preparata adeguatamente da subito, nei luoghi di lavoro, nel territorio, con gli studenti, i lavoratori autonomi, quelli pubblici, dell’indotto… Proponiamo perciò che lo sciopero con manifestazione sia anticipato a una data prima del 30 novembre e adeguatamente preparato, per dare più forza ai lavoratori e ai sindacati durante l’incontro del 30, e che siano i lavoratori e le lavoratrici a decidere in merito in un’assemblea unica, aperta all’indotto, da convocare d’urgenza, anche come primo, concreto atto di protesta.
Un’ultima cosa, molto importante: non vorremmo che il rinvio dell’incontro al 30 fosse da imputare al fatto che nei prossimi giorni il patron di Cevital partirà per una nuova missione in Brasile, per l’ipotesi di spostare gli impianti siderurgici di Piombino in quel Paese. In base all’esito del viaggio, si muoverà di conseguenza su Piombino: secondo fonti ben informate, alcune ditte locali sarebbero già state incaricate di smontare parte degli impianti funzionanti per trasferirli appunto in Brasile. Noi ribadiamo invece che nessun impianto deve lasciare lo stabilimento piombinese finchè il nuovo forno elettrico non avrà cominciato a colare acciaio.
Gruppo Minoranza Sindacale-Camping CIG