Diciamo no agli errori del Comune a guida PD
PIOMBINO 20 febbraio 2019 — Dunque c’è finalmente una Piombino che dice NO. Non a tutto, come si cerca faziosamente di far credere, ma agli errori più gravi commessi da questa amministrazione comunale a guida PD.
C’è una Piombino che non si rassegna a precipitare nel baratro di scelte sbagliate dettate non dalla ricerca del bene comune, ma dall’impellenza di nascondere vecchi, inspiegabili debiti e le incapacità di risolvere i veri problemi in cui questa città si dibatte da decenni.
C’è anche una Piombino rancorosa, è vero: a noi sembra che sia quella che minaccia di querelare chi dissente e chi espone con compostezza le proprie ragioni, quella che accusa di gettare fango chi osa fare domande, far emergere criticità e incongruenze. Punti di vista? Può darsi. Ma come definire in altro modo quella Piombino che dice NO ai referendum, ai carotaggi, al confronto con i cittadini, quella Piombino arroccata dietro i seggi di maggioranza del palazzo comunale, che si sente sdegnosamente offesa se un gruppo di cittadini si permette, documenti alla mano, di pretendere spiegazioni?
Il Comitato è un movimento politico, certo, perché la politica è confronto e partecipazione. Non è un movimento “partitico” e questo, lo comprendiamo, dà enormemente fastidio. Fa paura. Perché chi non si assoggetta alle logiche di partito non è controllabile, non è ricattabile, non è in vendita.
C’è una Piombino che dichiara di aver fatto “scelte responsabili delle quali si è assunta la responsabilità di fronte ai cittadini”. Bene.
Continuare a far lavorare una discarica che non è ancora a norma è una scelta responsabile? Una discarica che non ha ancora ottemperato a tutte le prescrizioni date dagli enti di controllo, i cui lavori di messa a norma sono iniziati solo dopo il sequestro dei NOE. Una discarica le cui emissioni sono state monitorate solo per pochi mesi con un’unica centralina presa in prestito ed i cui valori erano talmente fuori norma per quanto riguarda l’impatto odorigeno che Arpat ha ritenuto opportuno trasmetterli anche ai NOE.
Non sappiamo se e come possiate affermare che queste sono scelte responsabili. Certo è che sarete chiamati ad assumervene la responsabilità, anche politica. E non perché il Comitato sia il grimaldello delle opposizioni. Questo lo dite voi. Cos’altro potete dire per giustificarvi?
Vi indispone un Comitato che vi chiede perché sono rimasti inutilizzati i circa 9 milioni stanziati per la bonifica della vecchia discarica di Poggio ai Venti, da cui si continua a raccogliere percolato.
Vi indispone un Comitato che vi chiede perché non avete mai utilizzato i 13 milioni stanziati per la bonifica di Città Futura.
Vi indispone un Comitato che ha l’ardire di far affiggere per qualche settimana in pieno inverno dei manifesti che fotografano quella realtà che voi avete voluto con tutte le vostre forze e onestamente non comprendiamo il perché: non è questa la “soluzione” che avete escogitato, quella di cui andate tanto fieri?
Lamentate un danno di immagine per la città: cosa dire allora della megadiscarica per rifiuti speciali che fisicamente accoglie e accoglierà con i propri effluvi nauseabondi e dannosi tutti coloro che entrano a Piombino da ora ai prossimi cinquant’anni?
Siamo curiosi di vederle le vostre “teste alte” affrontare il legittimo e motivato dissenso dei concittadini alla manifestazione del 23 febbraio. Siamo curiosi di sentire come intendete conciliare la Piombino turistica che andate sbandierando ai quattro venti con l’ampliamento e la privatizzazione della discarica di Ischia di Crociano, di approvare una proposta di variante urbanistica per l’insediamento della Wecologistic, di accogliere le pale eoliche più alte della Toscana messe in fila a quattrocento metri da una splendida spiaggia sabbiosa, di assegnare senza gara con una delibera di Giunta mai annullata un terreno di circa 3 ettari all’ingresso di Piombino alla ditta Creo, che altre amministrazioni hanno respinto con fior di motivazioni.
C’è una Piombino che si sforza quotidianamente di sopravvivere alla crisi: cittadini, commercianti, lavoratori, associazioni che si fanno in quattro per rendere più vivibile e accogliente la città. Voi come ringraziamento volete trasformarla in un centro nazionale per lo smistamento e lo stoccaggio di rifiuti speciali, anche pericolosi.
Ribadiamo che la Federazione dei Comitati della Val di Cornia è e continuerà ad essere apartitica, per quanto questo possa essere scomodo per voi. La vostra reazione rabbiosa e scomposta non fa che confermare la vostra mancanza di argomenti per giustificare il vostro progetto che vediamo crescere ogni giorno fino a 35 metri di altezza e che, se ci rassegniamo alla vostra eccelsa visione politica, vedremo col passare degli anni estendersi per ettari di terreno mai bonificato.
Andrà questo a vostro onore e a vostra gloria nei secoli dei secoli.
Comitato Salute Piombino-Val di Cornia
(Foto di Pino Bertelli)