Dicono che è Suvereto ma è Castiglione d’Orcia
SUVERETO 19 aprile 2019 — Giovedi scorso, all’inizio della presentazione della lista dei candidati di Uniamo Suvereto, lista di area PD per le prossime amministrative, in molti hanno avuto una crisi di identità: dietro la candidata sindaca di Suvereto campeggiava una slide con l’immagine della Rocca Aldobrandesca e del borgo sotto la scritta “il nostro territorio”: in molti si sono accorti che qualcosa non tornava. Infatti non era Suvereto ma Castiglione d’Orcia in provincia di Siena.
Una gaffe che potrebbe anche lasciare il tempo che trova, ma che invece è il segnale di un pressapochismo che di li a poco è stato confermato dalle considerazioni della candidata, che ha snocciolato progetti per decine di milioni di euro senza accennare a quali risorse attingere, che ha dimostrato di non conoscere, oltre alla Rocca di Suvereto, neanche il suo territorio; una serata che ha aumentato le preoccupazioni di molti ai quali non è sfuggita la presenza di un presidio della Federazione locale del Partito Democratico.
Questo incontro ha seguito di poco quello che Jessica Pasquini aveva fatto nella stessa sede e nel quale aveva presentato la sua visione del futuro di Suvereto con grande concretezza e competenza, con lo slancio verso progetti ambiziosi ma sempre con i piedi per terra e senza presentare ai cittadini un libro dei sogni di promesse irrealizzabili. Nei giorni successivi Pasquini ha accompagnato il nome dei produttori suveretani al Vinitaly, ha continuato a presidiare lavori grandi e piccoli che stanno migliorando la vita di Suvereto e solo poche ore fa ha inaugurato i nuovi campi da tennis, assistito alla nascita di un nuovo negozio che venderà latte e formaggi auto prodotti nella campagna Suveretana e ha fatto visita al nuovo ristorante Rosticceria appena aperto, entrambi ai margini del centro storico: un piccolo segnale di fiducia nel futuro che ha davvero una grande importanza.
Questa è l’ambizione e la concretezza con cui Jessica Pasquini vorrà continuare a governare Suvereto, portandolo in una Val di Cornia che in molti contano, possa e debba vivere una nuova stagione, come è avvenuto a Suvereto cinque anni fa.
Assemblea Popolare Suvereto