Dimenticati gli abitanti a Marina di Castagneto

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pervenuta in redazione

CASTAGNETO 28 mar­zo 2015 — Dimen­ti­cati. Pro­prio così si sentono gli abi­tan­ti e gli eser­centi le attivi­ta’ al Casone, nel­la zona di Mari­na di Castag­ne­to. Sono soli, allu­vionati, sen­za via­bil­ità effi­ciente e con il val­ore delle loro pro­pri­età deprez­za­to.
Cer­chi­amo di spie­gare in breve il come, il quan­do e il perche’ si e’ arrivati a tut­to questo.
Alcu­ni anni fa,la mag­gio­ran­za di sin­is­tra ha impos­to un inter­ven­to urban­is­ti­co a Mari­na di Castag­ne­to, nel­la zona Le Palme- Olma­ia, in una zona umi­da e con gia’ noti prob­le­mi  idro­ge­o­logi­ci.
Per ono­rare promesse urban­is­tiche prece­den­ti di dif­fi­cile condivisione,sono state costru­ite 600 unità abi­ta­tive destinate,nelle intenzioni,al tur­is­mo delle “sec­onde case”.
A tut­t’og­gi le res­i­den­ze sono in gran parte  invendute,e rap­p­re­sen­tano un cos­to per il man­ten­i­men­to del­la loro effi­cien­za e per quel­la delle opere di urban­iz­zazione dalle quali sono servite.
Tale inter­ven­to non e’ mai sta­to ben vis­to dai cittadini,ed esso ora e’ il sim­bo­lo di un insuc­ces­so e di un esem­pio impro­dut­ti­vo di con­sumo del ter­ri­to­rio.
C’e’ una stra­da prin­ci­pale chiusa, un ponte dis­trut­to e annul­la­to e un sis­tema idro­ge­o­logi­co guas­ta­to.
A segui­to del recente e forte even­to mete­o­ro­logi­co del­lo scor­so 5 marzo,e’sorto  anche il prob­le­ma del­la sicurez­za per i cit­ta­di­ni. I res­i­den­ti del­la zona sono rimasti per almeno 6 ore isolati,senza la pos­si­bili­ta’ di essere rag­giun­ti dai mezzi di soc­cor­so san­i­tario se ce ne fos­se sta­to il bisog­no e con le attivi­ta’ delle imp­rese bloc­cate.
Al Casone ci quat­tro impor­tan­ti attiv­ità com­mer­ciali e arti­gianali, il depu­ra­tore comu­nale, molte sec­onde case, allog­gi des­ti­nati al tur­is­mo sta­gionale, cir­ca cen­to res­i­den­ti e diver­si fon­di rurali.
Il taglio del­la strada,con l’ab­bat­ti­men­to del ponte in zona Le Palme,ha allun­ga­to  di alcu­ni chilometri la dis­tan­za dal  mare, ha dan­neg­gia­to il tur­is­mo, ha cre­ato dis­a­gio ai mezzi pesan­ti legati alle attiv­ità arti­gianali.
E’ sta­ta fat­ta una petizione popolare,con centi­na­ia di firmatari,per indurre l’Am­min­is­trazione a pren­dere provvedimenti,ma sen­za esi­to.
Sono state fat­te delle  promesse,certo,ma non sono state rispet­tate.
Per rin­fres­care la memo­ria, e’ gius­to ricor­dare che,secondo l’Am­min­is­trazione dell’epoca,l’intervento era oppor­tuno perche’ con gli oneri a scor­poro si sarebbe potu­to met­tere in sicurez­za il vici­no Fos­so dei Moli­ni.
Effet­ti­va­mente il ten­ta­ti­vo e’ sta­to fatto,ma alla fine dei giochi i costi dei lavori sul fos­so sono risul­tati essere così alti che il Comune e le imp­rese appal­ta­tri­ci  han­no deciso di rin­un­cia­re al ponte sem­plice­mente per­ché i sol­di era­no fini­ti.
Cosi’ sono state deluse anche le aspet­ta­tive dei cit­ta­di­ni.
E’ cor­sa piu’ volte la voce di una Class Action allo stu­dio che,se attuata,avrebbe pero’ por­ta­to il Comune di Castag­ne­to Car­duc­ci al dis­as­tro eco­nom­i­co.
Il Movi­men­to 5 Stelle,i nvece,h a proposto,c ome suo costume,u na cosa  sem­plice: il rifaci­men­to urgente del ponte carra­bile e il cor­ret­to ripristi­no del sis­tema idrauli­co del­l’area con i fon­di prove­ni­en­ti dagli oneri per le pro­poste ristrut­turazioni dei campeg­gi e dei vil­lag­gi tur­is­ti­ci.
Di questo tema il Movi­men­to 5 stelle si occu­perà anco­ra a breve.
Il con­sigliere comu­nale Man­ri­co Michelet­ti e Irene Pec­chia, can­di­da­ta con­sigliere regionale, orga­nizzer­an­no una man­i­fes­tazione per sen­si­bi­liz­zare l’opin­ione pub­bli­ca tut­ta.

Irene Pec­chia

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