Disastro della sanità pubblica in provincia di Livorno

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pervenuta in redazione

LIVORNO 9 novem­bre 2018 — In questi giorni abbi­amo appre­so dal­la stam­pa situ­azioni che non fan­no altro che creare ancor più dis­servizi e rab­bia da parte di cit­ta­di­ni che vedono ridur­si prestazioni fon­da­men­tali ed indis­pens­abili per il nos­tro ter­ri­to­rio a segui­to di deci­sioni prese dall’Azienda San­i­taria che aggra­vano una situ­azione già in forte dif­fi­coltà.
Cit­ta­di­ni che come pac­chi postali ven­gono sbal­lot­tati da Livorno a Piom­bi­no per ridurre le liste di atte­sa del­la chirur­gia, soli­ta cosa si dica per la diag­nos­ti­ca, dove addirit­tura si arri­va fino all’Elba.
Qual­cuno ha val­u­ta­to che vi è un dato pre­oc­cu­pante e cres­cente, lega­to all’abbandono delle cure a causa delle man­cate risposte del sis­tema; che tale situ­azione si aggra­va ancor di più se lo si costringe a recar­si fuori ter­ri­to­rio, per rice­vere un servizio che dovrebbe essere garan­ti­to a par­ità di con­dizioni a tut­ti.
Qual­cuno si è domanda­to come può una per­sona anziana sola ma anche un gio­vane pre­cario o part time sostenere costi aggiun­tivi per curar­si, vis­to che fa fat­i­ca ad arrivare a fine mese, soste­nen­do le spese comu­ni come affit­to, mutuo bol­lette, assi­cu­razioni ecc. come gli si può chiedere di aggiun­gere costi per pot­er­si curare.
Ai prob­le­mi già pre­sen­ti rel­a­tivi alla man­can­za di una strut­tura ospedaliera adegua­ta alle nuove esi­gen­ze, riduzione posti let­to, man­can­za del­la ter­ri­to­ri­al­ità attra­ver­so l’assenza totale delle Case del­la salute e del­la scarsa propen­sione alla med­i­c­i­na di inizia­ti­va, liste di atte­sa bib­liche, oggi appren­di­amo un’altra ciliegi­na sul­la tor­ta che ci regala l’Azienda San­i­taria, la deci­sione di tagliare 3 medici su 4 dal 118, con l’istituzione di un’auto med­ica che dovrà fare da trot­to­la giran­do tra un inter­ven­to e l’altro, con la sper­an­za che non vi siano sovrap­po­sizioni di inter­ven­ti, in questo caso rischi­an­do la com­pro­mis­sione di una prestazione adegua­ta e la com­pro­mis­sione del­la sicurez­za dei cit­ta­di­ni.
Sin­ce­ra­mente sti­amo toc­can­do il fon­do e come orga­niz­zazioni sin­da­cali con­fed­er­ali e di cat­e­go­ria non siamo più disponi­bili a ved­er­ci sot­trarre pezzi di servizio che met­tono a repen­taglio risposte a situ­azioni di urgen­za e di dif­fi­coltà, oltre ad evi­den­ziare che anco­ra ad oggi con­tin­u­ano a rimanere insolute le prob­lem­atiche di una caren­za strut­turale di organ­i­co, per tali motivi invi­ti­amo l’azienda a rivedere le posizioni prese e ad aprire un con­fron­to serio sulle prob­lem­atiche del­la san­ità locale, diver­sa­mente come sap­pi­amo fare chieder­e­mo ai lavo­ra­tori e cit­ta­di­ni di scen­dere con noi nelle piazze per man­i­festare il loro dis­senso sul­la gui­da di un sis­tema che non risponde più alle sue pre­rog­a­tive ma solo a quelle dell’ottimizzazione dei costi e non del bene pub­bli­co.
Fac­ciamo altresì appel­lo anche ai sin­daci per­ché il pri­ma pos­si­bile si apra una dis­cus­sione fran­ca sul­la san­ità del nos­tro ter­ri­to­rio, ormai sono anni che non abbi­amo un piano inte­gra­to di salute e siamo anco­ra in atte­sa del varo del Pal che ci risul­ta essere sta­to inoltra­to ai sin­daci ma rimas­to al palo, chieden­do una loro chiara posizione rispet­to a quan­to sta acca­den­do e al futuro del­la ns san­ità locale.

Cgil provin­cia di Livorno
Uil provin­cia di Livorno
Spi-Cgil provin­cia di Livorno
Uilp provin­cia di Livorno

Fp-Cgil provin­cia di Livorno
Uil­Fp provin­cia di Livorno

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