Discarica Asiu di Ischia, otto avvisi di garanzia
PIOMBINO 12 aprile 2015 — Dopo l’indagine nel perimetro dello stabilimento siderurgico anche una visita della Guardia forestale a Ischia di Crociano dove ha sede la discarica gestita dall’Asiu. È accaduto ventiquattro ore dopo il blitz nel perimetro della fabbrica, oggi passata ad Aferpi, e l’investigazione ha prodotto al momento una serie di avvisi di garanzia inviati a due amministratori dell’Asiu, Barbara Del Seppia (nella foto) e Valerio Caramassi, al dirigente di Sei Toscana Eros Organni, a tre dipendenti Asiu (un funzionario e due operai), ad un autista di Sei e ad un autista di una ditta privata che guidava un camion diretto alla discarica. Per tutti l’indagine riguarda irregolarità nella raccolta differenziata, la gestione non autorizzata di rifiuti pericolosi ed il traffico illecito di rifiuti.
Tutto è iniziato da due camion bloccati dagli agenti mentre stavano entrando nel perimetro di Ischia di Crociano. Sul loro carico sono stati trovati materiali non compatibili con il conferimento in discarica. L’Asiu, in una sua nota, ne ha indicati alcuni: spezzoni di legname, teloni in plastica, una borsa da signora, un manicotto, una rete metallica con doghe in legno, alcuni tubi in polietilene.
Il camion della Sei, nuovo gestore del ciclo dei rifiuti urbani, proveniva dal giro per la raccolta dell’immondizia dai cassonetti. L’automezzo della ditta privata stava, invece, trasferendo in discarica i materiali di scarto dopo le operazioni di riciclo.
Valerio Caramassi, Barbara Del Seppia, Eros Organni e il funzionario Asiu sono stati raggiunti da due avvisi di garanzia, uno per ciascuno dei carichi trasportati dai camion.
I Comuni soci di Asiu sono stati subito convocati per chiarimenti riguardo all’indagine che non pare essere in rapporto con quella che riguarda i rifiuti industriali dello stabilimento.
Il consigliere Valerio Caramassi ha riferito di vivere con assoluta serenità la vicenda ed ha giudicato l’inchiesta priva di oggettivi motivi che la possano sostenere.
Io all’ Asiu ci vado spesso a scaricare. L’azienda e i suoi lavoratori lavorano in modo esemplare. Sono i cittadini che buttano di tutto nei cassonetti.
Tanto i dirigenti non pagano mai perché protetti o dalla massoneria o dal Pd che ce li ha messi in quanto trombati politicamente! La colpa non è dei cittadini perché è pur vero che i cittadini gettano via cose in posti sbagliati ma non per questo chi è preposto alla raccolta deve buttarle in posti sbagliati volutamente. Il cittadino è sanzionabile ma il capo è condannabile penalmente perché è strapagato affinché vigili sul rispetto delle regole!