Discarica rifiuti riaperta non era e non è a norma

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PIOMBINO 22 feb­braio 2020 — La Regione Toscana ha revo­ca­to alla soci­età RIMa­te­ria la sospen­sione dei  con­fer­i­men­ti che ave­va deciso con il decre­to di novem­bre 2019 e con la  suc­ces­si­va pro­ro­ga, fis­san­do nuovi ter­mi­ni indi­cati come per­en­tori,  sen­za la pos­si­bil­ità di pro­roghe ulte­ri­ori.
Sin­ce­ra­mente ci sfugge il sen­so di ques­ta revo­ca: l’impianto non è a nor­ma, come del resto non lo è mai sta­to e le pre­scrizioni indi­cate nei provved­i­men­ti prece­den­ti non sono state ottem­per­ate.
Rite­ni­amo che l’at­to del­la Regione rives­ta par­ti­co­lare grav­ità, in  quan­to igno­ra non solo la chiara e decisa volon­tà del sin­da­co e  del­l’am­min­is­trazione comu­nale tut­ta, ma agisce in evi­dente spre­gio  del­l’in­ter­esse di un intero ter­ri­to­rio che da anni gri­da con­tro quel  mostro per­va­si­vo che si è svilup­pa­to all’in­gres­so del­la cit­tà ammor­ban­do  l’aria, il suo­lo e la fal­da.
Una dis­car­i­ca che non ha alcun legame né con le boni­fiche né con la  pro­duzione siderur­gi­ca, ma che si è riem­pi­ta e si riem­pirà di rifiu­ti  spe­ciali prove­ni­en­ti da ogni dove. La Regione Toscana ha evi­den­te­mente dis­eg­na­to un futuro funesto per ques­ta cit­tà, ormai in piena depres­sione  demografi­ca, pro­dut­ti­va e occu­pazionale e quin­di di scarsa impor­tan­za  sul piano elet­torale: da una parte persegue impert­er­ri­ta un prog­et­to di  sman­tel­la­men­to del servizio san­i­tario; dal­l’al­tra per­me­tte che con­tinui  a espan­der­si una dis­car­i­ca gigan­tesca, con­dot­ta in spre­gio alle leg­gi e  peri­colosa­mente impat­tante per le per­sone e l’am­bi­ente.
Rite­ni­amo di dover met­tere in atto delle azioni di protes­ta coin­vol­gen­do  tut­ta la soci­età civile, come una grande assem­blea di fronte al  piaz­za­le anti­s­tante la dis­car­i­ca, nonché son­dare nor­ma­tive o strade  legali inter­es­san­do diret­ta­mente il Min­is­tero del­l’Am­bi­ente.

LISTA CIVICA LAVORO&AMBIENTE

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