Discussioni, dubbi e proposte sui voucher formativi
PIOMBINO 30 giugno 2016 — Sull’avviso per il finanziamento di voucher formativi individuali di ricollocazione. di cui Stile libero ha parlato nell’articolo La sperimentazione dell’assegno di ricollocazione si è svolto un incontro pubblico al quale ha partecipato l’assessore regionale Cristina Grieco.
Ospitiamo due resoconti/riflessioni sul bando e sull’incontro, rispettivamente del Comune di Piombino e del Coordinamento art. 1 — Camping CIG:
L’obiettivo è far ritrovare un lavoro a chi l’ha perso, a chi un impiego ce l’ha ma è intermittente, a chi è a rischio e già sta usufruendo della Naspi, la nuova indennità di disoccupazione, ed è senza impiego da almeno quattro mesi.
Quello del lavoro è una priorità e proprio ieri, mercoledì 29 giugno, l’assessore regionale Cristina Grieco insieme al sindaco Massimo Giuliani e la vicesindaco Stefano Ferrini hanno presentato in anteprima a Piombino le misure previste dall’avviso pubblico per il finanziamento di voucher formativi di ricollocazione, da spendere in percorsi professionalizzanti e in settori dove maggiore può essere l’impatto e la ricaduta occupazionale, per consentire il reintegro dei lavoratori. L’incontro aperto al pubblico si è svolto nella sala conferenze di palazzo Appiani e ha visto la partecipazione di lavoratori, organizzazioni sindacali, esponenti del mondo associativo.
“ Queste misure vanno nel verso auspicato, recependo e anticipando alcune linee guida di politica attiva del lavoro presenti nel jobs act e non ancora attuate a livello nazionale – ha detto il vicesindaco nella sua introduzione all’incontro pubblico — La Regione Toscana è la prima in Italia a sperimentare queste misure che superano una logica puramente assistenzialistica, ma cercano invece di formare nuove figure professionali aderenti alla richieste manifestate dalle aziende che vogliono insediarsi nell’area di Piombino, agevolando l’incontro fra domanda e offerta”
“L’idea maturata nella precedente cabina di regia di presentare il voucher formativo di ricollocazione a Piombino vuole essere un segno di attenzione verso questo territorio – ha dichiarato l’assessore Grieco — L’obiettivo della legislatura attuale è infatti quello di ridurre il gap tra la Toscana continentale e la Toscana costiera, sulla quale insistono ben tre aree di crisi complessa. Questo obiettivo può essere raggiunto soltanto attraverso un lavoro congiunto tra consiglio Regionale, giunta Regionale e territori.
L’orientamento scelto, vista anche la scarsità di risorse (che per adesso sono solo quelle regionali), è quello di monitorare e valutare l’efficacia delle varie misure proposte. In questa direzione va il fatto che l’agenzia per il lavoro viene pagata solo se il lavoratore in tutoraggio trova effettivamente un’occupazione.”
L’assessore ha fatto notare che oltre al bando la Regione ha prodotto anche un catalogo delle figure professionali più richieste nel mondo del lavoro. Il budget stanziato su questo bando è di 5 milioni di euro.
Passando poi ad elencare brevemente le altre misure, Grieco ha annunciato che il bando sulla formazione continua in scadenza il 30 giugno verrà probabilmente prorogato, che a breve uscirà un bando per la formazione territoriale riservato a disoccupati, inoccupati e inattivi (budget di 3,5 milioni di euro) e che è in uscita anche un bando per la formazione dei giovani professionisti.
Per quanto riguarda gli incentivi alle assunzioni, è in uscita una misura agevolativa rivolta a chi assume disoccupati, donne, pensionandi e laureati nelle aree di crisi e anche un nuovo bando sui tirocini.
Le caratteristiche specifiche del bando sono state poi illustrate da Guido Cruschelli, dirigente Settore Gestione, rendicontazione e controllo ambiti territoriali di Grosseto e Livorno. Cruschelli ha spiegato che l’assegno di ricollocazione si compone di due strumenti: voucher formativi di ricollocazione individuali e assegno per l’assistenza alla ricollocazione. Per il voucher formativo la domanda può essere presentata da soggetti in Naspi, residenti o domiciliati in Toscana, maggiorenni e con ISEE inferiore a 50.000,01 euro. Si può fare domanda per la frequenza esclusivamente di percorsi professionalizzanti che abbiano ottenuto il riconoscimento della Regione Toscana.
I corsi dovranno essere completati entro 12 mesi dall’avvio.
Al termine del percorso formativo il destinatario del voucher formativo può beneficiare di un servizio tutoraggio e assistenza alla ricerca intensiva di nuova occupazione. I servizi possono essere erogati dal centro per l’impiego o dalle agenzie per il lavoro accreditate. I termini per l’applicazione di questa seconda parte della misura saranno chiariti dal settore lavoro della Regione Toscana con un bando apposito in uscita a settembre.
Cruschelli ha precisato inoltre che il bando è una sperimentazione e che potrà quindi essere modificato strada facendo, dato che ha scadenze bimestrali. La domanda dovrà essere presentata online e si potrà usufruire del supporto dei centri per l’impiego anche per questo aspetto.
In conclusione è intervenuto il sindaco Massimo Giuliani ha sottolineato l’importanza della formazione, come tema strategico per un territorio che sta vivendo e vivrà un processo di reindustrializzazione. Giuliani ha annunciato il massimo impegno perchè i corsi di formazione si svolgano in loco, in modo da ridurre le spese extra per i partecipanti.. Ha concluso infine, con l’auspicio rivolto alle associazioni di categoria e alle imprese a sfruttare il più possibile i numerosi bandi (spesso riservati alla nostra zona) che vengono aperti.
UFFICIO STAMPA COMUNE DI PIOMBINO
Piombino Dodicesimo mese dell’Era Cevital. Durante l’incontro pubblico della cabina di regia, svoltosi a palazzo Appiani il 29 giugno 2016 per presentare il finanziamento dei voucher formativi individuali e della sperimentazione dell’assegno di ricollocazione da parte della Regione, abbiamo appreso che :
- i lavoratori che potranno usufruire del voucher sono appena 1300/1500 in tutta la Regione Toscana con il requisito di essere in NASPI da almeno 4 mesi. Un numero esiguo se si considera che nella sola provincia di Livorno gli iscritti nelle liste di disoccupazione nel 2015 risultavano 63.578,
- le domande dovranno essere presentate in bollo da 16 euro,
- i lavoratori che usufruiranno del voucher non riceveranno nessun compenso durante l’attività formativa,
- il voucher coprirà esclusivamente le spese del corso organizzato da un’agenzia formativa, accreditata dalla la Regione, per un importo massimo di 3000 euro; se il costo del corso che il lavoratore svolgerà per una mansione specifica supererà i 3000 euro la differenza sarà a carico del lavoratore, altresì se il costo sarà inferiore il voucher sarà inferiore,
- sono a carico del lavoratore le spese di viaggio, materiali didattici, bolli e qualsiasi altra spesa,
- alla fine del percorso non è sicuro che ci sarà un lavoro. Quanto sopra descritto è solo la prima parte di un percorso che poi si potrebbe completare, nella migliore delle ipotesi, con una collocazione a tempo determinato ( per qualche mese ), sicuramente è un inizio e tutto è in fase sperimentale , la Regione toscana ha voluto percorrere per prima questa strada , come tutti quanti hanno ben precisato, ma andrebbe chiarito bene ai lavoratori che sono in attesa di un ricollocazione e di aiuto economico.
Nell’ occasione è stato fatto presente ai rappresentanti della Regione i limiti molto ristretti per le priorità delle graduatorie che attribuiscono i 50 punti previsti per accedere al voucher ai redditi familiari Isee fino a 10.000 euro.
L’assessore Cristina Grieco si è resa disponibile a rivedere tale limite a consuntivo se risulterà troppo restrittivo nella formazione delle graduatorie .
Per quanto riguarda invece il bollo di 16 euro per fare la domanda, abbiamo evidenziato quanto sia profondamente ingiusto far gravare questa spesa su un lavoratore in stato di difficoltà ma ci è stato replicato che tale procedura non è modificabile poiché essendo una tassa statale non dipende dalla Regione.
Ci auguriamo che i lavoratori in NASPI di Piombino e del comprensorio (in particolar modo quelli dell’ indotto dello stabilimento) pur nella limitata disponibilità di posti, possano accedere ai voucher formativi, in modo da trovarsi formati e preparati per le nuove attività lavorative che dovessero concretizzarsi nel territorio.
È in fase di progetto, oltre il voucher formativo, l’assegno di ricollocazione. L’ iter prevede che il lavoratore solo previo ottenimento dell’attestato di formazione per la mansione specifica possa accedere a tale assegno. Questo sussidio è rivolto a pagare l’attività di tutoraggio svolta dall’agenzia per il lavoro (accreditata presso la Regione) solo nel caso di assunzione e proporzionalmente al tipo di contratto stipulato per il lavoratore.
Da tutta questa vicenda parrebbe che i soggetti che avranno benefici finanziari a breve termine siano le agenzie formative; contrariamente i lavoratori sosterrebbero tutti gli oneri e solo nel caso in cui la loro ricollocazione andasse a buon fine, con l’ eventuale assunzione in un nuovo posto di lavoro, avrebbero un ritorno economico.
Nella nostra azione abbiamo più volte indicato la necessità che gli ammortizzatori sociali servano a creare le condizioni per un’alternativa di sviluppo. Invece, con una elemosina (e per di più fortemente condizionata), ancora una volta si lasciano i lavoratori dell’indotto soli, a risolvere individualmente la loro situazione personale.
Quello che deve essere fatto, al contrario, è:
- individuare delle professionalità potenzialmente necessarie nel territorio,
- organizzare corsi per quelle professionalità,
- accompagnare i lavoratori alla fine di quei corsi a trovare un’occupazione, obbligando le imprese del settore ad impiegarne almeno una quota o addirittura aiutando quegli stessi lavoratori a creare imprese cooperative.
Coordinamento art. 1 — Camping CIG
Dato che l’ufficio stampa del Comune di Piombino cita “L’incontro aperto al pubblico si è svolto nella sala conferenze di palazzo Appiani e ha visto la partecipazione di lavoratori, organizzazioni sindacali, esponenti del mondo associativo” credo sarebbe stato corretto inserire nel comunicato stampa oltre agli interventi di Sindaco e Assessori e Dirigenti, per imparzialità, anche una sintesi di quelli dei sindacalisti, dei lavoratori e dei cittadini presenti in sala.