Disoccupati socialmente utili: uno su mille ce la fa
PIOMBINO 19 dicembre 2015 — Mah, che dire? Meglio di nulla… Dieci lavoratori disoccupati saranno impiegati per venti ore alla settimana e per un anno in lavori socialmente utili. La Regione Toscana, infatti, ha accolto un progetto presentato dai Comuni di Piombino, Campiglia Marittima, San Vincenzo, dalla Società dei Parchi e dalla Provincia di Livorno per contrastare la disoccupazione.
Otto di questi dieci lavoratori andranno a risistemare la sentieristica del promontorio e del parco naturalistico del Falcone e due lavoreranno per il Comune e si occuperanno della riqualificazione della zona dei Portici.
Con uno stanziamento di 90mila 400 euro la Regione garantirà per l’80 per cento la retribuzione per i dieci lavoratori mentre il rimanente 20 per cento, ovvero 52mila 810 euro, sarà a carico degli enti che hanno presentato il progetto in Regione.
Pare che l’assunzione avverrà attraverso un bando e verosimilmente interesserà gli iscritti alle liste di disoccupazione del centro per l’impiego dove attualmente sono in attesa 10.553 lavoratori (dato di giugno 2015 – ufficio di Piombino). Quindi questo piccolo assaggio di lavoro toccherà ad un disoccupato ogni mille. Una situazione nella quale non sarà neanche facile trovare un modo davvero equo per arrivare alla scelta.
Fin qui la notizia che è stata accompagnata da diversi commenti. Ne traiamo due dal sito ufficiale del Comune di Piombino.
Ecco quello del sindaco Massimo Giuliani: “Abbiamo presentato un progetto molto credibile, frutto di un lungo periodo di ascolto delle esigenze dei lavoratori del nostro territorio. Crediamo che sia un grande risultato. Faremo di tutto perché queste risorse, che hanno il duplice obiettivo di dare alcune risposte dal punto di vista occupazionale e dal punto di vista della riqualificazione e miglioramento ambientale del territorio, siano utilizzate al meglio e possano servire anche a favorire una ripresa di fiducia”.
Ed ecco quello dell’assessore Claudio Capuano: “Ci saranno due persone che per un anno si dedicheranno esclusivamente alla riqualificazione dei Portici di Piombino, un primo passo dell’impegno che ci eravamo presi in questa direzione e che verrà formalizzato e definito meglio con la firma della convenzione con gli amministratori di condominio, prevista per marzo”.
Dice il proverbio “Chi si accontenta gode” e quindi, facciamo finta di godere perché, insomma, proprio contenti non si può essere. Si tratta – ribadiamolo — di dieci posticini per un esercito di disoccupati con due soltanto degli assunti che saranno utilizzati dal Comune e che lavoreranno per poco più di tre ore al giorno ciascuno. Davvero si deve credere che in questo modo si diano “risposte dal punto di vista occupazione e dal punto di vista della riqualificazione e miglioramento ambientale del territorio” e che, per i Portici si avvii “uno dei progetti strategici per la riqualificazione urbana promossi dall’assessorato ai lavori pubblici”?
Per la verità, dalla Regione Toscana, ci saremmo aspettati ben altro, che sta scritto in un passaggio contenuto nell’accordo di programma dell’aprile 2014. Un preciso impegno, perché di questo si tratta, che, dopo venti mesi, è ancora lettera morta. In quel documento si legge infatti all’articolo 14 comma tre: “Potranno essere attivati anche progetti speciali per l’utilizzo dei suddetti lavoratori (ndc: quelli “coinvolti nella crisi siderurgica”) ai sensi dell’articolo 7 del decreto legislativo 1 dicembre 1997 articolo 468, in attività socialmente utili, con particolare riferimento al settore ambientale, connessi agli interventi previsti dal presente accordo di programma con risorse a carico della Regione Toscana”.