Dissennato legame rifiuti speciali, tariffe, consenso

· Inserito in Teoria e pratica

PIOMBINO 31 otto­bre 2018 —  “Farei notare che è sta­to nel tem­po esat­ta­mente il flus­so dei rifiu­ti spe­ciali a con­sen­tire un regime tar­if­fario social­mente sosteni­bile per famiglie e imp­rese e che quan­do nel 2010 ritoc­cam­mo ver­so l’al­to le tar­iffe dei rifiu­ti urbani ci fu una mez­za riv­o­luzione”.
Queste le parole del ex sin­da­co Gian­ni Ansel­mi ripor­tate del Tir­reno del 29/10/2018, parole che, a nos­tro parere, rap­p­re­sen­tano un clam­oroso auto­gol per una per­sona soli­ta­mente molto atten­ta alla for­ma comu­nica­ti­va. Ci teni­amo a sot­to­lin­eare che la nor­ma­ti­va di rifer­i­men­to obbli­ga le ammin­is­trazioni a coprire con la tar­if­fa qual­si­asi cos­to iner­ente la ges­tione degli urbani, com­p­rese quin­di le quote da accan­tonare per la ges­tione post mortem del­la dis­car­i­ca. Pos­si­bile che nes­suno si sia accor­to di niente? In com­pen­so ammette aper­ta­mente che la tar­if­fa non copri­va il cos­to del servizio e che per rag­giun­gere il pareg­gio di bilan­cio si è uti­liz­za­to il con­fer­i­men­to degli spe­ciali, facen­do esaurire pre­mat­u­ra­mente gli spazi in dis­car­i­ca. Cosa sig­nifi­ca poi “social­mente sosteni­bile”? È forse social­mente sosteni­bile il buco che ha imped­i­to il trasfer­i­men­to degli impianti a SEI Toscana, las­cian­do 50 lavo­ra­tori attac­cati ad un prog­et­to che, se real­iz­za­to, com­pro­met­terebbe il futuro del­la cit­tà? Ques­ta pre­sun­ta sosteni­bil­ità sociale è sta­ta sicu­ra­mente fun­zionale al man­ten­i­men­to del con­sen­so, anche per­son­ale, ma altret­tan­to sicu­ra­mente ha las­ci­a­to la cit­tà con un enorme deb­ito da rip­i­anare, usato come ali­bi per l’in­gres­so di pri­vati in RIMa­te­ria e per il con­fer­i­men­to di rifiu­ti spe­ciali da ogni parte d’I­talia.

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