Diversificazione dello sviluppo: che c’entra il “mall”?
SUVERETO 21 dicembre 2015 — La brutta notizia è che la trasformazione della centrale Enel di Torre del Sale in “mall” si farà ed il Comune di Piombino è pronto a fare la necessaria variante urbanistica. Quel che è peggio è che è stato confermato tutto, insieme al risultato dei tavoli di lavoro che il Pd aveva promosso in questi ultimi mesi, e nessuno ha sollevato problemi di sorta o di contraddizioni stridenti tra la diversificazione ipotizzata e le scelte che invece vengono presentate come innovazione. Tutto è camuffato dai laghetti e dal collegamento con la vicina zona umida, certamente giusto segmento ma nettamente insufficiente per giustificare la pessima strada di un centro commerciale, ancorché di grandi marche, lontano dai centri urbani e quindi creando nuovo punto di richiamo che di fatto porta in bilico tanto commercio esistente e il suo sviluppo. Inoltre tutto è reso inutile dal mantenimento delle due ciminiere che continueranno a violentare il paesaggio del golfo di Follonica.
Possibile che non si comprenda che con questa scelta si darà un colpo mortale alle attività commerciali, poste in gravi difficoltà di offerta qualitativa e già falcidiate dalla crisi, e soprattutto che si possa fare tutto non ascoltando la voce del territorio e delle sue componenti. Perché non costruire un percorso di confronto per giungere ad una decisione finale che dovrebbe essere condivisa dalla maggioranza dei cittadini. Inoltre questa trasformazione della ex-centrale Enel non può essere un solo fatto di Piombino essa appartiene al comprensorio e da esso dovrebbe ripartire una strada che modifica la sua struttura e il suo futuro. Davvero gli amministratori di Piombino pensano che aver approvato uno scarno documento per il nuovo ufficio di piano, sia come aver esaurito le competenze della collaborazione e della costruzione di un governo d’area che sia condiviso e che porti sicuri vantaggi alle scelte che vorremmo per il domani. Una sorta di liberi tutti affinché ognuno possa fare quello che più gli aggrada in barba alla teoria e alle eclatanti affermazioni.
A mio modesto parere è sempre più evidente che la cultura di una visione d’area è sempre più debole, quasi inesistente, ma vorrei ricordare ad ognuno di noi che la coerenza in politica è sempre stata la retta via e dimenticarlo non solo è miopia ma spesso si tramuta in semplice inutile arroganza.
Walter Gasperini