Domande drammatiche contro bufale elettorali

PIOMBINO 9 feb­braio 2018 — Lo sce­nario Afer­pi si sta trasfor­man­do in una vicen­da molto intri­ga­ta e molto pre­oc­cu­pante per tut­ta l’oc­cu­pazione di tut­ti i lavo­ra­tori diret­ti e indi­ret­ti. La mes­sa alla por­ta di Issad Rebrab soll­e­va molti dub­bi .

  1. Come garan­tirà un nuo­vo com­mis­sario la mes­sa in mar­cia dei treni di lam­i­nazione? I lavo­ra­tori fuori riman­gono in cas­sa inte­grazione o si riapre la sol­i­da­ri­età? Potrà parte­ci­pare alla gara del­l’asseg­nazione del­l’ap­pal­to del­la fab­bri­cazione rotaie? Chi fornirà i blu­mi di rotaie? Chi si prende la briga di lib­er­are i 288 mil­ioni di euro, vis­to che siamo in cam­pagna elet­torale e le Camere sono sci­olte?
  2. Se arri­va Jin­dal (anche se per noi è una bufala elet­torale) con quale piano indus­tri­ale? Quan­ti lavo­ra­tori assumerà? Quel­li nec­es­sari  per  due treni o per tuti e tre?  Cioè, se saran­no  450 lavo­ra­tori, gli altri che fine faran­no?
  3. Le boni­fiche saran­no fat­te? Chi le pagherà?
  4. Quan­to tem­po pos­sono durare gli ammor­tiz­za­tori sociali?

Tut­to questo se lo sono domanda­to Fiom, Fim e Uilm? E il  gov­er­no? Noi di Usb una rispos­ta ce la siamo data: abbi­amo pau­ra che ci saran­no tan­ti licen­zi­a­men­ti. Allo­ra dici­amo ad alta voce e con forza che chi viene deve avere un piano indus­tri­ale che occu­pi almeno 1800 lavo­ra­tori, facen­do ripar­tire il lavoro anche per l’in­dot­to. Se cosi non fos­se e Fim, Fiom, Uilm e Ugl fir­massero un accor­do con Jin­dal con meno lavo­ra­tori imp­ie­gati, sareb­bero respon­s­abili di migli­a­ia di licen­zi­a­men­ti. Per noi la verteza è sem­pre aper­ta e in alto mare.
Lo dimostra anche una pic­colez­za: siamo l’u­ni­ca bandiera rimas­ta al cav­al­cavia del­lo sta­bil­i­men­to.

Andrea Mar­i­anel­li, Usb Piom­bi­no

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