Domani a Roma firmiamo la cassa integrazione

PIOMBINO 15 novem­bre 2018 — Dopo l’assemblea di ieri pomerig­gio dove abbi­amo spie­ga­to ai lavo­ra­tori l’assenza delle risposte da parte del gov­er­no cir­ca la pos­si­bil­ità di aggan­cia­re la ex Luc­chi­ni al decre­to 119 del 23 otto­bre al fine di pro­rog­a­re per ulte­ri­ori 12 mesi l’am­mor­tiz­za­tore sociale alle attuali con­dizioni eco­nomiche ed i risul­tati ottenu­ti dagli incon­tri tenu­ti con l’azienda, abbi­amo chiesto di sot­to­porre l’ipotesi di accor­do com­p­lessi­va ad una con­sul­tazione fra tut­ti lavo­ra­tori che avu­to il seguente esi­to:

  • 451 votan­ti
  • 88% Si
  • 11% No
  • 1% Bianche-Nulle.

Sul­la base di questi risul­tati e con la respon­s­abil­ità di met­tere in sicurez­za i lavo­ra­tori, domani sare­mo a Roma per apporre la fir­ma sul­la cas­sa inte­grazione in dero­ga e l’accordo azien­dale che tra le altre cose prevede l’anticipo del­la cas­sa inte­grazione. Rimane tut­tavia sor­pren­dente che il gov­er­no attra­ver­so alcu­ni suoi espo­nen­ti dia a tut­to il ter­ri­to­rio mes­sag­gi di sicurez­za e seren­ità non cor­rispon­den­ti alla realtà. Di fat­to saran­no tolti ai lavo­ra­tori 250/300 euro. Così facen­do Piom­bi­no non è più con­sid­er­a­to un sito strate­gi­co di inter­esse nazionale. Con­tin­uare a dire che per le ex acciaierie sono sta­ti finanziati ulte­ri­ori 12 + 13 mesi di cas­sa inte­grazione, non cor­risponde alla realtà dei fat­ti che ci è sta­ta espos­ta al Min­is­tero del lavoro. Se non è un ten­ta­ti­vo di sal­vare la fac­cia con­fonden­do le acque non può che essere un seg­no di grande con­fu­sione, nel­la sper­an­za non si trat­ti di incom­pe­ten­za. Cer­to da parte del gov­er­no si trat­ta di una man­can­za di rispet­to ed un gesto che por­ta all’impoverimento dei lavo­ra­tori, le loro famiglie e l’intera cit­tad­i­nan­za, men­tre da alcu­ni anni fino ad oggi ha sem­pre trova­to il modo di dare risposte alle istanze di un ter­ri­to­rio per rilan­cia­re l’attività del­lo sta­bil­i­men­to più impor­tante del­la Val di Cor­nia. La cas­sa inte­grazione di cui tan­to par­la l’ingegner Gior­gio Sor­i­al che ad oggi non ci ha anco­ra ricon­vo­ca­to come promes­so il 17 otto­bre e che non ha nep­pure rispos­to alle nos­tre domande, è in realtà un ammor­tiz­za­tore sociale spet­tante in base alla nor­ma­ti­va vigente. Quin­di men­tre con­tin­uer­e­mo ad incalzare l’azienda per­ché acceleri sul­la real­iz­zazione del piano indus­tri­ale, sulle rotazioni e for­mazione così come con­corda­to, dall’altra con­tin­uer­e­mo chiedere con­to al gov­er­no delle risposte che ad oggi non abbi­amo avu­to in quan­to lo stru­men­to che ci accin­giamo a fir­mare potrà essere inter­rot­to in qual­si­asi momen­to per aggan­cia­re con­dizioni di miglior favore.

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(Foto di Pino Bertel­li)

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