Domina la sfiducia, i “gufi” ora appaiono come aquile

PIOMBINO 2 mar­zo 2017 — Tra i lavo­ra­tori piom­bi­ne­si dom­i­na la sfidu­cia: sfidu­cia in Cevi­tal, sfidu­cia nel gov­er­no, nelle ammin­is­trazioni regionale e locale, sfidu­cia nei sin­da­cati stori­ci. Cresce il ner­vo­sis­mo e la rab­bia. Stan­otte è vola­to qualche uovo con­tro la sede delle RSU. Azione che non con­di­vidi­amo; non è il nos­tro stile. Noi fac­ciamo una lot­ta politi­co-sin­da­cale, a viso aper­to, per­ché così rite­ni­amo che potran­no seguir­ci i cit­ta­di­ni di Piom­bi­no. Cer­to la rab­bia è tan­ta: la “nar­razione felice” si è sci­ol­ta come la neve al sole e la “com­me­dia” si avvia ad un finale dram­mati­co. Nelle stanze del Palaz­zo volano gli strac­ci e il ceri­no acce­so delle respon­s­abil­ità pas­sa veloce di mano in mano. La cit­tà sem­bra avviar­si rap­i­da­mente ver­so la sua scon­fit­ta. I “gufi” ora appaiono come aquile; ma le aquile, da sole, non bas­tano. Se non ci sarà un robus­to e tem­pes­ti­vo inter­ven­to pub­bli­co, il prossi­mo 30 giug­no ver­rà infer­to alla econo­mia del­la zona ed alla sua tenu­ta sociale un colpo duris­si­mo. Le orga­niz­zazioni sin­da­cali sono divise e prive di strate­gia. Han­no pre­an­nun­ci­a­to per giovedì 2 mar­zo un pre­sidio pres­so la Prefet­tura di Livorno: inizia­ti­va non dis­cus­sa in una assem­blea di lavo­ra­tori (che era sta­ta ampia­mente promes­sa), prepara­ta fret­tolosa­mente e con modal­ità che sem­bra­no fat­te appos­ta per lim­itare la parte­ci­pazione. Per questi motivi Art. 1 ‑Camp­ing CIG non si mobili­ta con il suo “logo”, ma las­cia liberi i suoi ader­en­ti di parte­ci­pare o meno, “sec­on­do coscien­za”.
Noi abbi­amo già indi­ca­to le cose che sono nec­es­sarie. Ci vuole una mobil­i­tazione per­ma­nente, di cui non pos­sono essere che i sin­da­cati la forza propul­si­va, con inizia­tive inci­sive che costru­is­cano l’ unità tra lavo­ra­tori e con la cit­tà tut­ta:

  • ver­so un forte pre­sidio a Roma il 15 mar­zo, pre­sente o meno Rebrab, per pre­tendere che il Gov­er­no inter­ven­ga imme­di­ata­mente;
  • ver­so un grande sciopero gen­erale di zona.

Gli obi­et­tivi:

  • subito piano B con­cre­to,
  • Gov­er­no che si fa impren­di­tore,
  • con­ti­nu­ità pro­dut­ti­va e occu­pazionale,
  • boni­fiche e pro­ce­dure stra­or­di­nar­ie per la diver­si­fi­cazione eco­nom­i­ca.

Non bas­ta lo sciopero dei metalmec­ca­ni­ci del­la provin­cia: è tut­to il ter­ri­to­rio che deve rea­gire, mar­to­ri­a­to dalle politiche (del gov­er­no e del par­ti­to ege­mone) di sven­di­ta del pat­ri­mo­nio indus­tri­ale e dall’ inquina­men­to sed­i­men­ta­to in decen­ni di ges­tione irre­spon­s­abile del­lo sta­bil­i­men­to.
Per questo i per­cor­si “al chiu­so” delle orga­niz­zazioni sin­da­cali van­no aper­ti, aper­ti alla infor­mazione, al dibat­ti­to , alle deci­sioni parte­ci­pate: assem­blea uni­taria di tut­ti i lavo­ra­tori, riu­nioni delle RSU Afer­pi aperte ai lavo­ra­tori, assem­blee di lavo­ra­tori e cit­ta­di­ni.
E in quei luoghi aper­ti van­no decise le forme di lot­ta e va costru­ito lo sciopero gen­erale del 24 mar­zo. Se le orga­niz­zazioni sin­da­cali cesser­an­no di fare da difen­sori dei pic­coli inter­es­si delle pro­prie par­roc­chie e vor­ran­no met­ter­si alla tes­ta di una grande mobil­i­tazione uni­taria di Piom­bi­no e del­la Val di Cor­nia, noi sare­mo con loro. Intan­to, con le nos­tre forze, mod­este ma deter­mi­nate, andi­amo avan­ti, anche da soli o con chi ci sta.

Coor­di­na­men­to Art. 1 — Camp­ing CIG

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