Dopo il caso “La Sorgente” il caso “Sant’Albinia”

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PIOMBINO 14 mar­zo 2016 — Vale la pena di affrontare la con­tor­ta vicen­da che sta dietro al ban­do di asseg­nazione in affit­to del campeg­gio di S. Albinia per la sta­gione 2016. Purtrop­po in tut­ta ques­ta vicen­da ci sono alcu­ni pun­ti oscuri sui quali sarebbe oppor­tuno fare luce a tutela dei cit­ta­di­ni. Occorre tut­tavia riper­cor­rere pre­ven­ti­va­mente la vicen­da per capire meglio quali siano i nodi da sciogliere. Ricor­diamo anz­i­tut­to che sull’area in ogget­to vige una pre­vi­sione urban­is­ti­ca che prevede la real­iz­zazione di una strut­tura tur­is­ti­co ricetti­va per 1.000 posti let­to poten­zial­mente di tipo alberghiero e con servizi annes­si; durante l’ultimo Con­siglio comu­nale è sta­ta vota­ta a mag­gio­ran­za la delib­era che inserisce il campeg­gio (di pro­pri­età del­la Piom­bi­no Pat­ri­mo­ni­ale) ed una con­sid­erev­ole area adi­a­cente fra i beni alien­abili. A dicem­bre 2015 il Comune ha emes­so il pri­mo ban­do di gara su base d’asta di € 120.665, cifra ogget­ti­va­mente ele­va­ta per una strut­tura ormai fatis­cente e soprat­tut­to per una sola sta­gione, e com’era preved­i­bile l’asta, tenu­tasi il 2/2/2016, va deser­ta. Viene quin­di emes­so un sec­on­do ban­do su base d’asta di € 60.350 che si è tenu­ta il 4/03/2016, appar­ente­mente anda­ta anch’essa deser­ta. A questo pun­to entra in sce­na la soci­età Tur­is­ti­ca Piom­bi­no S.r.l., cos­ti­tu­itasi apposi­ta­mente per parte­ci­pare alla gara per l’affitto del campeg­gio. I soci ci riferiscono di aver pre­sen­ta­to pri­ma del­la sca­den­za un’offerta in bus­ta chiusa, come prevede la pro­ce­du­ra, pres­so gli uffi­ci del­la Pat­ri­mo­ni­ale ed in quel­la sede si sono visti rifi­utare l’offerta dal Pres­i­dente Rossi in per­sona, moti­van­do il rifi­u­to con il fat­to che i prece­den­ti gestori non han­no anco­ra lib­er­a­to la strut­tura che di fat­to non è anco­ra rien­tra­ta nelle disponi­bil­ità del­la Pat­ri­mo­ni­ale. Tale moti­vazione è sta­ta rilas­ci­a­ta in for­ma scrit­ta ai soci del­la Tur­is­ti­ca Piom­bi­no S.r.l. che su ques­ta base han­no, com’era preved­i­bile, inten­ta­to causa nei con­fron­ti del­la Pat­ri­mo­ni­ale. Giun­ti a questo pun­to è nat­u­rale por­si delle domande alle quali ci aspet­ti­amo pronte risposte da parte dell’amministrazione. L’offerta è effet­ti­va­mente per­venu­ta nei tem­pi sta­bil­i­ti dal ban­do? Quali sono le reali moti­vazioni che han­no por­ta­to a rifi­utare un’offerta a ban­do aper­to? Se il campeg­gio non era tor­na­to nel­la disponi­bil­ità del­la Pat­ri­mo­ni­ale, su quali basi si è provve­du­to ad emet­tere ben due ban­di per l’affitto? Qualo­ra l’offerta del­la Tur­is­ti­ca Piom­bi­no fos­se sta­ta rego­lar­mente pre­sen­ta­ta, il suo rifi­u­to si potrebbe con­fig­u­rare come dan­no erar­i­ale? L’urgenza con la quale si è provve­du­to ad inserire il campeg­gio nell’elenco dei beni alien­abili e le man­i­fes­tazioni di inter­esse per­venute sul­la rel­a­ti­va pre­vi­sione urban­is­ti­ca sono in qualche modo col­le­gate a ques­ta vicen­da? Ques­ta sto­ria assomiglia in modo pre­oc­cu­pante a quan­to è già accadu­to per la più nota vicen­da de “ La Sor­gente” di via Amen­dola e potrebbe accadere che alla fine a pagare il con­to saran­no i cit­ta­di­ni. Per questo ci auguri­amo che nei prossi­mi giorni l’amministrazione provved­erà a fare pronta­mente chiarez­za su ques­ta vicen­da e se così non sarà chieder­e­mo spie­gazioni in Con­siglio Comu­nale.

MoVi­men­to 5 Stelle Piom­bi­no

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