Dopo il commissario come e chi presidente?

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E dunque Luciano Guer­ri­eri dopo otto anni di Pres­i­den­za dell’ Autorità por­tuale di Piom­bi­no e 45 giorni di pro­ro­ga­tio, è diven­ta­to adesso Com­mis­sario del­la stes­sa Autorità almeno per sei mesi «per con­sen­tire il per­fezion­a­men­to del pro­ced­i­men­to di rin­no­vo del­la pres­i­den­za del­l’Au­torità stes­sa e assi­cu­rare la rego­lare pros­e­cuzione del­l’at­tiv­ità ges­tionale del­l’ente». Lo ha deciso il Min­istro dei trasporti e delle infra­strut­ture Mau­r­izio Lupi.
Per­ché e come si è arrivati a ques­ta deci­sione almeno sin­go­lare?
Il 9 giug­no è scadu­to il sec­on­do manda­to di Guer­ri­eri nom­i­na­to una vol­ta nel 2005 ed una sec­on­da nel 2009 e per­tan­to non rinom­inabile.
Pri­ma del 9 mar­zo i Comu­ni di Piom­bi­no, Rio Mari­na e Porto­fer­raio, la Cam­era di Com­mer­cio di Livorno e la Provin­cia di Livorno avreb­bero dovu­to comu­ni­care una ter­na di nom­i­na­tivi al Min­istro dei Trasporti che, pre­via inte­sa con la Regione inter­es­sa­ta, avrebbe dovu­to nom­inare il nuo­vo Pres­i­dente. Se la ter­na non fos­se sta­ta comu­ni­ca­ta il Min­istro avrebbe potu­to chiedere una sec­on­da ter­na di can­di­dati nell’ambito del­la quale effet­tuare la nom­i­na. Qualo­ra non fos­se per­venu­ta nei ter­mi­ni alcu­na des­ig­nazione, il Min­istro avrebbe potu­to nom­inare il Pres­i­dente, sem­pre pre­via inte­sa con la Regione inter­es­sa­ta.
Tut­to questo non è avvenu­to, le terne non sono state mai invi­ate, il Pres­i­dente non è sta­to nom­i­na­to e così dopo 45 giorni di pro­ro­ga­tio ecco un Com­mis­sario.
Prob­a­bil­mente a questo pun­to si sta aspet­tan­do una ter­na, ma sarà invi­a­ta? O si aspet­terà la diret­ta nom­i­na del nuo­vo Pres­i­dente da parte del Min­istro, d’ac­cor­do con la Regione? Ovvi­a­mente entro sei mesi e cioè entro la fine di gen­naio.
La doman­da è: «Per­ché le isti­tuzioni locali han­no rin­un­ci­a­to alle loro pre­rog­a­tive? Per­ché il Min­istro ha nom­i­na­to un Com­mis­sario quan­do pote­va nom­inare diret­ta­mente il Pres­i­dente?».
Le domande pon­gono ovvi­a­mente seri prob­le­mi politi­ci ed isti­tuzion­ali.
Ma la sto­ria non finisce qui. Le norme sta­bilis­cono anche le carat­ter­is­tiche pro­fes­sion­ali che devono avere i pres­i­den­ti del­la Autorità por­tu­ali quan­do affer­mano che deb­bono essere per­son­al­ità che risul­tano esperte e di mas­si­ma e com­pro­va­ta qual­i­fi­cazione pro­fes­sion­ale nei set­tori del­l’e­cono­mia dei trasporti e por­tuale. Tema del­i­ca­to quel­lo del­la «qual­i­fi­cazione pro­fes­sion­ale, in con­sid­er­azione del­la final­ità del­la legge n. 84 — tesa alla val­oriz­zazione delle com­pe­ten­ze tec­ni­co-pro­fes­sion­ali -, nonché del­la cen­tral­ità sem­pre mag­giore dei por­ti nel sis­tema infra­strut­turale nazionale», così come affer­mò nel 2009 il sen­a­tore Mar­co Fil­ip­pi in sede di espres­sione di parere nel­la Com­mis­sione Lavori pub­bli­ci sul­la nom­i­na del Pres­i­dente del­l’Au­torità por­tuale di Piom­bi­no.
Ques­tione non sec­on­daria, anzi deci­si­va da molti pun­ti di vista.
La doman­da è: «Ne sarà tenu­to con­to?».
La doman­da non è per niente pere­g­ri­na dato che l’im­pres­sione che si ha leggen­do le indis­crezioni gior­nal­is­tiche è che pro­prio non se ne ten­ga con­to dato che si con­cen­tra l’at­ten­zione sulle esisten­ti o non esisten­ti incom­pat­i­bil­ità tra la fun­zione di sin­da­co (di Porto­fer­raio o di Piom­bi­no che sia) e quel­la di pres­i­dente e non piut­tosto sui req­ui­si­ti pro­fes­sion­ali molto ristret­ti richi­esti gius­ta­mente dal leg­is­la­tore.
A Piom­bi­no la Luc­chi­ni è gesti­ta da un Com­mis­sario stra­or­di­nario, i lavori nel por­to nel­l’am­bito del decre­to sul­l’area di crisi saran­no gesti­ti da un Com­mis­sario stra­or­di­nario, l’Au­torità por­tuale è gesti­ta da un Com­mis­sario.
La doman­da è: «Tut­to nor­male? Oppure c’è qual­cosa che non va? E se c’è qual­cosa che non va non è meglio inter­rog­a­r­si sul­la natu­ra del male ed estir­par­lo invece di far fin­ta di nul­la?».

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