Dopo la causa sul canile persa Chiarei ci ripensi

· Inserito in Spazio aperto
Riccardo Gelichi

PIOMBINO 13 otto­bre 2016 — Dopo aver per­so la causa con­tro l’avvocato Napoleoni il Comune di Piom­bi­no è chiam­a­to a risol­vere entro novan­ta giorni il prob­le­ma delle immis­sioni sonore del canile. Invece di fare ricor­so l’assessore Chiarei fac­cia preparare e bandire un ban­do per la creazione di un nuo­vo canile comu­nale. Del resto sono sta­ti spe­si sol­di pub­bli­ci in un ambito, “gli ex Macel­li”, dove la stes­sa ammin­is­trazione comu­nale prevede un com­p­lesso tur­is­ti­co ricetti­vo; ci chiedi­amo per quale moti­vo: delle due una, o cam­bi le pre­vi­sioni o non investi. Pros­eguire il con­tenzioso oggi ci sem­br­erebbe una battaglia inutile e onerosa, cos­tosa per i sol­di dei con­tribuen­ti, che dovreb­bero sostenere le spese legali del Comune di Piom­bi­no, incer­ta nel­la sua risoluzione finale. Invece, la pos­si­bil­ità di avviare un ban­do per la creazione di un nuo­vo canile sarebbe una grande oppor­tu­nità anche per il com­pren­so­rio. Con i sol­di che il Comune ver­sa per l’attuale ges­tione potrebbe con­fig­u­rar­si la pos­si­bil­ità di fare un inves­ti­men­to che pos­sa fun­gere oltre che da canile, anche come pen­sione per cani; una com­mu­ni­ty ospi­tante per i momen­ti di bisog­no dei pro­pri­etari; volen­do, anche i cac­cia­tori potreb­bero entrare in part­ner­ship con la strut­tura. Chiarei ci ripen­si. Val­utare un’opportunità eco­nom­i­ca e di servizio per l’intero com­pren­so­rio, per lo svilup­po di quelle micro­economie di cui questo ter­ri­to­rio ha grande neces­sità, oggi ci sem­bra un dovere politi­co impre­scindibile.

*Ric­car­do Gelichi è Por­tav­oce del­la Lista Civi­ca Ascol­ta Piom­bi­no

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