Dopo la manifestazione, ora tutti a Roma

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PIOMBINO 2 dicem­bre 2015 — Ed ora tut­ti a Roma. La man­i­fes­tazione orga­niz­za­ta per oggi dai sin­da­cati dei metalmec­ca­ni­ci è sta­ta, nonos­tante gli sforzi non all’al­tez­za del­la situ­azione dei sin­da­cati stes­si, una buona man­i­fes­tazione, alla quale abbi­amo parte­ci­pa­to con impeg­no.
Alcune cose inten­di­amo sot­to­lin­eare.
Lo scar­so impeg­no mes­so, quan­to meno di una parte delle Orga­niz­zazioni Sin­da­cali per preparare ques­ta mobil­i­tazione, non deve ripeter­si. I lavo­ra­tori, i cit­ta­di­ni tut­ti esp­ri­mono un bisog­no di infor­mazione e di parte­ci­pazione che non può essere mor­ti­fi­ca­to. La situ­azione non è più quel­la di gran­di masse in fab­bri­ca che pote­vano essere con­vo­cate attra­ver­so i del­e­gati; oggi impera la dis­gregazione ed è com­pi­to dei sin­da­cati trovare mezzi e stru­men­ti (volan­ti­nag­gi, assem­blee pub­bliche…) per super­ar­la.
Oggi le seg­reterie nazion­ali han­no assun­to in piaz­za impeg­ni pre­cisi, tra i quali spic­cano due ele­men­ti:
È giun­to il tem­po delle respon­s­abil­ità e soprat­tut­to delle respon­s­abil­ità politiche di chi non fa niente per far­ci uscire da ques­ta situ­azione; per­ciò l’impegno e quel­lo di fare la prossi­ma man­i­fes­tazione a Roma. Una man­i­fes­tazione inter­cat­e­go­ri­ale di ter­ri­to­rio e nazionale di set­tore, assieme a tutte quelle realtà che vivono situ­azioni sim­ili alle nos­tre e con le quali fare sin­ergie.
Sul prob­le­ma degli ammor­tiz­za­tori sociali e del TFR l’impegno è di arrivare a chi­ud­ere subito, pri­ma di Natale. Ciò sig­nifi­ca che la mobil­i­tazione e la pres­sione deve essere imme­di­a­ta, sen­za ulte­ri­ori attese di nuovi incon­tri.
20151202_092133Rite­ni­amo le cariche di Seg­re­tario nazionale (e le per­sone che le rico­pra­no) cose trop­po serie ed impor­tan­ti per i lavo­ra­tori per­ché vengano usate per span­dere ulte­ri­ori promesse per poi non man­ten­er­le, per­ciò sol­leciti­amo una mobil­i­tazione imme­di­a­ta, in tutte le forme pos­si­bili, affinché gli obi­et­tivi vengano rag­giun­ti.
L’unica nota vera­mente sto­na­ta del­la gior­na­ta di oggi (ed i lavo­ra­tori l’hanno ril­e­va­ta imme­di­ata­mente con sonore proteste) è sta­to l’atteggiamento delle isti­tuzioni, sem­pre pronte ad elargire promesse non man­tenute:
Il pres­i­dente Rossi (assente al MISE ed assente oggi) che mostra anco­ra di essere sdra­ia­to sulle posizioni Cevi­tal
Il sin­da­co di Piom­bi­no, che nel suo dis­cor­so si è arrampi­ca­to sug­li spec­chi per trovare “ele­men­ti pos­i­tivi” usci­ti dal­la riu­nione al MISE. Sign­or Sin­da­co, cosa è suc­ces­so? Gli han­no dato una cuf­fia per le traduzioni sbagli­a­ta?
Noi, per parte nos­tra, accogliamo con piacere la ripresa di una mobil­i­tazione per il futuro del­la siderur­gia e del nos­tro com­pren­so­rio, sen­za l’illusione che le cose siano cam­bi­ate, ma con lo spir­i­to di con­tin­uare la nos­tra cam­pagna autono­ma di infor­mazione ai lavo­ra­tori e ai cit­ta­di­ni, di sti­mo­lo alle forze sin­da­cali e di crit­i­ca dura alle isti­tuzioni e a quelle forze politiche che si mostr­ra­no sub­al­terne.

Grup­po di mino­ran­za sin­da­cale-Camp­ing CIG

2dic2015indotto

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