Dove c’era il sindaco Ferrari c’era il sindaco Pasquini
SUVERETO 11 novembre 2019 — Un sindaco che si professava civico inaugura la nuova sede di Fratelli d’Italia, ricordando, senza nascondere la sua “emozione”, quando da bambino frequentava la sede di quel partito che si identificava con la fiamma tricolore; un sindaco che nel fare ciò, liquida incredibilmente come mera “provocazione” la proposta di riconoscimento della cittadinanza onoraria a Liliana Segre, di fatto disconoscendo l’importanza della memoria delle atrocità, di cui la senatrice è stata vittima e ora testimone, subendo per questo minacce ed insulti tali da necessitare di una scorta; un sindaco che, nel dichiarare quanto sopra, non ha però remora alcuna a definirsi — lui ed il suo partito- unici detentori e portatori di principi democratici (con un tono non molto dissimile da chi recentemente ha fatto richiesta di “pieni poteri”).
Protagonista di questi fatti è il sindaco di Piombino Francesco Ferrari, l’alleato pre e post-elettorale della Giunta di Suvereto a firma Pasquini/APS, la lista che, invece, si professa come unica detentrice del civismo e — come amano ripetere– libera da ogni logica di partito. In questi primi 5 mesi di governo, dove c’era Ferrari c’era il sindaco Pasquini e le dichiarazioni dell’uno sono state le dichiarazioni dell’altra; le mozioni e ordini del giorno di Piombino sono state ricalcate e proposte in consiglio comunale a Suvereto, talvolta dimenticando che la maggioranza APS, a differenza di quella Ferrari, amministrava Suvereto anche negli scorsi 5 anni e che di alcune decisioni, che ora si denunciano come sbagliate, è stata partecipe.
Il civismo piombinese si è smascherato da solo e la netta e dichiarata collocazione a destra della Giunta Ferrari è ormai innegabile: è legittimo allora chiedere quali siano i principi, i valori e gli obiettivi che il sindaco Pasquini, la Giunta di Suvereto e i consiglieri tutti di APS ritengano di condividere con l’amministrazione Ferrari.
Il Gruppo UniAmo Suvereto non intende sottovalutare il clima di odio e discriminazione che sta investendo tutto il Paese, frutto di nostalgie di tempi oscuri, segnati da intolleranza e violenza. Riteniamo che sia compito di tutti contrastare ogni possibile forma di istigazione all’odio e alla violenza, indipendentemente dall’ideologia politica e dal colore della bandiera e che temi così importanti non possano essere liquidati come “provocazioni”.
Il Gruppo UniAmo Suvereto condivide la proposta di conferire la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre, avanzata da Rifondazione Comunista a Piombino ed avanzerà analoga proposta in consiglio comunale a Suvereto: non ci siamo svegliati ora e non abbiamo appreso ora delle vittime della Shoah, ma ora — come mai in passato — si rende necessario tutelare i valori della memoria, di pace, democrazia e solidarietà.
Gruppo UniAmo Suvereto