Dove sta andando la sanità livornese?

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pervenuta in redazione

LIVORNO 24 mar­zo 2016 — Dopo i tan­ti casi appar­si sul­la stam­pa livor­nese è ormai chiaro che la situ­azione sia sfug­gi­ta di mano e che la gov­er­nance del­la mega USL NORD OVEST non riesce più a con­trol­lar­la. Si seg­nalano l’assenza di provved­i­men­ti (a par­tire dalle prob­lem­atiche del fab­bisog­no di per­son­ale) che siano all’altezza di adeguate risposte sul fronte san­i­tario.
La situ­azione nelle med­i­cine del Pre­sidio di Livorno non è più sosteni­bile per un paese che si dica civile. I nos­tri inter­ven­ti pres­so la diri­gen­za azien­dale, pro­posti per col­mare le caren­ze di organ­i­co, si sono ripetu­ti all’in­fini­to, sen­za ottenere una rispos­ta esaus­ti­va. E se i lavo­ra­tori sono sfi­an­cati per i carichi di lavoro insosteni­bile, i cit­ta­di­ni sof­frono per una caren­za di assis­ten­za adegua­ta, per strut­ture obso­lete, per posti let­to insuf­fi­ci­en­ti, per dimis­sioni veloci che scar­i­cano sulle famiglie tut­ti i pesi del­l’as­sis­ten­za ai malati, con un poten­zi­a­men­to del ter­ri­to­rio rimas­to sul­la car­ta.
È mai pos­si­bile, pros­egue, per fare un esem­pio che con gli stes­si posti let­to, a Viareg­gio ci siano 5 infer­mieri e 8 oper­a­tori socio san­i­tari (oss) ad assis­tere i pazi­en­ti la mat­ti­na e a Livorno ci siano 3–4 infer­mieri e 2–3 oss? Non è una guer­ra tra territori…..Probabilmente Livorno da trop­pi anni subisce scelte al rib­as­so che met­tono in dis­cus­sione i servizi e la stes­sa sicurez­za. Cre­do che oggi si deb­ba ver­i­fi­care con atten­zione l’appropriatezza (den­tro la mega USL) dei servizi dati ai cit­ta­di­ni.
A Livorno sono tre anni che aspet­ti­amo il nuo­vo padiglione e nes­suno che rispon­da dei ritar­di, delle neg­li­gen­ze, degli errori. I malati con­tin­u­ano a stare ammas­sati in sei in una stan­za e quan­do non bas­ta ven­gono las­ciati in barel­la o sbal­lot­tati in altri repar­ti, mes­si in coda in atte­sa di trasfer­i­men­to, come in questi mesi in orto­pe­dia.
Vogliamo par­lare del lab­o­ra­to­rio anal­isi? La rior­ga­niz­zazione ha con­cen­tra­to la mag­gior parte delle attiv­ità di tut­ta la provin­cia sul lab­o­ra­to­rio di Livorno, preve­den­do di assumere un numero adegua­to di tec­ni­ci sia per la chim­i­ca che per l’anato­mia pato­log­i­ca. Ad oggi il lavoro, soprat­tut­to per la chim­i­ca, è arriva­to, ma gli oper­a­tori no e così ci tro­vi­amo a un innalza­men­to degli stra­or­di­nari e alla negazione delle ferie, con una attiv­ità mas­sacrante per garan­tire i risul­tati in tem­pi utili alla diag­nosi med­ica.
Infine due parole sul­la radi­olo­gia: da mesi si aspet­tano nuovi macchi­nari per l’e­s­ple­ta­men­to delle radi­ografie; in atte­sa delle mac­chine sono state anche ridotte le agende del Cen­tro Uni­co di Preno­tazione. Ad oggi non c’è certez­za di quan­do arriver­an­no e i tec­ni­ci con­tin­u­ano a lavo­rare con mac­chine vec­chie di tren­t’an­ni, non più adeguate per gli stan­dard clin­i­ci, ingeg­nan­dosi per far­le fun­zionare e non riman­dare a casa gli uten­ti.
Di fronte a una diri­gen­za dis­trat­ta ai richi­a­mi e alle denunce del sin­da­ca­to è nec­es­sario che la polit­i­ca locale e regionale si fac­cia sen­tire, sia più inci­si­va. Noi tuteliamo i lavo­ra­tori con azioni legali quan­do ven­gono vio­lati i dirit­ti con­trat­tuali e la sicurez­za ma non è in nos­tro potere imporre alla direzione azien­dale di svilup­pare l’ orga­niz­zazione del­la san­ità per la tutela dei cit­ta­di­ni e dei loro dirit­ti cos­ti­tuzion­ali alla salute. Da qui l’ap­pel­lo a che le isti­tuzioni da Livorno al Firen­ze, inter­vengano per ridare alla cit­tad­i­nan­za livor­nese una san­ità dig­ni­tosa per­me­t­ten­do ai lavo­ra­tori di lavo­rare in sicurez­za e seren­ità.

Lan­do Del Pia
Seg­re­tario Gen­erale
Cisl Fun­zione Pub­bli­ca
Ter­ri­to­rio di Livorno

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