Due classi prime per l’indirizzo sociosanitario

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PIOMBINO 12 giug­no 2018 — Il sin­da­ca­to Uni­cobas ha scrit­to una let­tera al Min­is­tero del­l’Istruzione, del­l’U­ni­ver­sità e del­la Ricer­ca, Uffi­cio Sco­las­ti­co Regionale per la Toscana Uffi­cio VIII Ambito ter­ri­to­ri­ale del­la provin­cia di Livorno, per­ché vengano con­cesse due clas­si prime (una per l’Indirizzo Socio-San­i­tario e una arti­co­la­ta per gli Ind­i­rizzi Socio-San­i­tario e Grafi­co) all’ISIS “Ein­au­di-Cec­cherel­li” di Piom­bi­no.

Di segui­to il testo com­ple­to del­la let­tera:

Il Sin­da­ca­to UNICOBAS SCUOLA E UNIVERSITA’ di Piom­bi­no (LI)
Vis­to che:
l’Ufficio VIII — Ambito Ter­ri­to­ri­ale del­la Provin­cia di Livorno (ex Uffi­cio Sco­las­ti­co Provin­ciale) sta proce­den­do all’assegnazione del numero delle future clas­si negli Isti­tu­ti di Istruzione Sec­on­daria e che, sec­on­do i dati comu­ni­cati alle RSU, all’ISIS “Ein­au­di-Cec­cherel­li” di Piom­bi­no, agli ind­i­rizzi Socio-San­i­tario e Grafi­co del Pro­fes­sion­ale ver­rebbe asseg­na­ta all’ISIS “Ein­au­di-Cec­cherel­li” di Piom­bi­no una sola classe pri­ma arti­co­la­ta, com­pos­ta da 32 alun­ni di cui 8 con cer­ti­fi­cazione ai sen­si del­la Legge 104/92 (a fronte delle due clas­si richi­este);
Con­sid­er­a­to che:
— il DPR 81/09 san­cisce che “Le clas­si iniziali delle Scuole ed Isti­tu­ti di ogni ordine e gra­do […] che accol­go­no alun­ni con dis­abil­ità sono cos­ti­tu­ite, di nor­ma, con non più di 20 alun­ni”;
— le aule sco­las­tiche devono essere a nor­ma di legge per altez­za, super­fi­cie, vol­ume, illu­mi­nazione, pavi­men­ti, pareti, solai, uscite e porte in base al D.M. del 18/12/1975;
— il D.M. del 18 dicem­bre 1975, tab.11, sta­bilisce che ogni alun­no deb­ba avere a dis­po­sizione uno spazio min­i­mo di 1,96 metri qua­drati nel­la Scuo­la Sec­on­daria di Sec­on­do Gra­do e che l’altezza min­i­ma delle aule deb­ba essere di 3 metri;
— il D.M. del Min­is­tero dell’Interno del 26 agos­to 1992 sul­la pre­ven­zione incen­di nelle scuole sta­bilisce che le clas­si devono essere for­mate da un mas­si­mo di 25 alun­ni con una even­tuale vari­azione del 10% in più rispet­to al mas­si­mo;
— fre­quente­mente la cos­ti­tuzione di clas­si così numerose è sta­ta dichiara­ta ille­git­ti­ma dal­la Mag­i­s­tratu­ra (cfr. ad es. sen­ten­za n. 552 del 20 gen­naio 2011 del Tar del Lazio, con­fer­ma­ta dal Con­siglio di Sta­to il 9 giug­no 2011; sen­ten­za n. 556 del 16 otto­bre 2012 del Tar Molise);
— nel­la Legge 107 al com­ma 84 viene dis­pos­to che “Il diri­gente sco­las­ti­co, nell’ambito dell’organico dell’autonomia asseg­na­to e delle risorse, anche logis­tiche, disponi­bili, riduce il numero di alun­ni e di stu­den­ti per classe rispet­to a quan­to pre­vis­to dal Rego­la­men­to di cui al Decre­to del Pres­i­dente del­la Repub­bli­ca del 20 mar­zo 2009, n. 81, allo scopo di miglio­rare la qual­ità didat­ti­ca anche in rap­por­to alle esi­gen­ze for­ma­tive degli alun­ni con dis­abil­ità”;
— la man­ca­ta con­ces­sione delle clas­si richi­este por­rebbe l’Istituto davan­ti ad un biv­io che pone una scelta obbli­ga­ta tra l’accettare una situ­azione di ille­git­tim­ità (per tutte le moti­vazioni addotte) oppure il non accettare alcune iscrizioni per gli Ind­i­rizzi richi­esti dalle famiglie degli alun­ni;
— l’Amministrazione Comu­nale di Piom­bi­no (LI) nel Con­siglio Comu­nale del mese di giug­no dell’anno 2017 si è impeg­na­ta a esercitare pres­sioni affinché sul ter­ri­to­rio comu­nale fos­se impedi­ta la for­mazione di clas­si sovraf­fol­late;
Val­u­ta­to che:
— nes­suna aula dell’Istituto e tan­tomeno i lab­o­ra­tori pre­sen­tano una capien­za tale da pot­er accogliere in sicurez­za un numero così ele­va­to di alun­ni;
— il sovraf­fol­la­men­to delle clas­si vio­la le norme sul­la sicurez­za negli edi­fi­ci pub­bli­ci;
— la pre­sen­za di trop­pi alun­ni per classe impedisce di fat­to l’attuazione da parte degli inseg­nan­ti delle pro­gram­mazioni per­son­al­iz­zate per ogni alun­no, pre­viste dal­la nor­ma­ti­va (rib­a­di­ta anche dal­la Cir­co­lare Min­is­te­ri­ale del 6 mar­zo 2013) e offre una for­mazione non adeguata­mente atten­ta alle neces­sità cog­ni­tive ed umane di ogni sin­go­lo stu­dente e che sia ori­en­ta­ta real­mente all’inclusività;
CHIEDE
che vengano con­cesse due clas­si prime (una per l’Indirizzo Socio-San­i­tario e una arti­co­la­ta per gli Ind­i­rizzi Socio-San­i­tario e Grafi­co).
In caso di man­ca­ta atti­vazione delle due clas­si prime richi­este, il Sin­da­ca­to UNICOBAS SCUOLA si ris­er­va la pos­si­bil­ità di met­tere in atto tutte le inizia­tive di protes­ta per garan­tire real­mente il dirit­to degli stu­den­ti e dei lavo­ra­tori del set­tore ad una Scuo­la pub­bli­ca di qual­ità e che assol­va al dovere cos­ti­tuzionale di rimuo­vere gli osta­coli che impedis­cono il pieno svilup­po del­la per­sona.

UNICOBAS PIOMBINO

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