E se cominciassimo a pensare al futuro?

· Inserito in Lettere, Vicenda Lucchini
pervenuta in redazione

CAMPIGLIA 28 novem­bre 2013 — E se inizias­si­mo davvero a pen­sare al futuro? Questo il tema dell’assemblea pro­mossa dal Comune dei Cit­ta­di­ni per ven­erdì 29, ore 21, pres­so la salet­ta comu­nale di Ven­tu­ri­na. Non è affat­to una provo­cazione o un giudizio su quel­lo che si sta facen­do, ma un invi­to alla rif­les­sione per andare oltre la sacrosan­ta dife­sa del lavoro che c’è per­ché 9.000 iscrit­ti nelle liste di col­lo­ca­men­to in Val di Cor­nia, in mag­gio­ran­za gio­vani, sono già un enorme dram­ma sociale. E poi non ci sono solo i dis­oc­cu­pati, ma anche i lavo­ra­tori in cas­sa inte­grazione e quel­li che potreb­bero aggiunger­si alla Luc­chi­ni. Sono sta­ti annun­ciati accor­di isti­tuzion­ali, ma intan­to fonti sin­da­cali affer­mano che il com­mis­sario stra­or­di­nario si accinge a chiedere la cas­sa inte­grazione a zero ore per 2.000 per­sone. Anche se fos­se solo un “atto dovu­to” res­ta la pre­oc­cu­pazione per­ché gli accor­di tra sogget­ti pub­bli­ci, anco­ra da conoscere, pur impor­tan­ti per la rein­dus­tri­al­iz­zazione non pos­sono sop­perire alla man­can­za di un impren­di­tore e di un piano indus­tri­ale sosteni­bile e com­pet­i­ti­vo. In ogni caso la con­ti­nu­ità pro­dut­ti­va del­la siderur­gia, da sola, non bas­ta più.
Dunque è nec­es­sario difend­ere il lavoro che c’è e nel­lo stes­so tem­po lavo­rare per crearne di nuo­vo, inno­van­do, diver­si­f­i­can­do e inte­gran­do la nos­tra econo­mia. Com­pi­to arduo che diven­ta impos­si­bile se ci si osti­na a non guardare in fac­cia la realtà. Serve una dis­cus­sione lib­era e cor­ag­giosa che coin­vol­ga la soci­età e le imp­rese del nos­tro ter­ri­to­rio, superan­do stec­ca­ti e logiche politiche det­tate da con­ve­nien­ze con­tin­gen­ti e di cor­to respiro. E quel­lo che ci pro­poni­amo di fare.

Comune dei Cit­ta­di­ni

 

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