LE REAZIONI DELLA GENTE DI FRONTE AL POSSIBILE TAGLIO A VILLA MARINA

E tu, che cosa ne pensi?

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Redazione

PIOMBINO 6 otto­bre 2015 – Scriv­ete quel che pen­sate sull’eventualità del­la can­cel­lazione del pun­to nascite dell’ospedale di Vil­la Mari­na.
Da giorni tiene ban­co sul­la stam­pa locale il dibat­ti­to sul­la pos­si­bile chiusura del repar­to nell’ospedale piom­bi­nese. Sono pochi, per gli stan­dard min­is­te­ri­ali, i 300 par­ti all’anno e la Regione Toscana sta quin­di esam­i­nan­do la pos­si­bil­ità di accen­trare le nascite sull’ospedale di Ceci­na. Val­u­tazioni a tavoli­no, basate solo sul ten­ta­ti­vo di risparmi­are risorse, sem­bra­no prevalere su ben altre con­sid­er­azioni legate al sig­ni­fi­ca­to di una mater­nità, di un par­to e di un servizio san­i­tario che è essen­ziale per un ter­ri­to­rio come quel­lo del­la Val di Cor­nia. Nel nos­tro sito potete leg­gere le diverse val­u­tazioni espresse sull’argomento ed un arti­co­lo del nos­tro Lui­gi Fag­giani che rias­sume la posizione del­la nos­tra redazione.
Abbi­amo deciso di aprire le pagine di Stile Libero ai vostri pen­sieri. Chi lo desidera può scri­vere un pro­prio breve com­men­to nel­lo spazio che segue indi­ca­to da “Com­men­ta il post”. Basterà che scriv­i­ate nome, cog­nome e e‑mail che non sarà comunque resa vis­i­bile. Tralas­ci­ate pure la voce “sito web”. Cor­ag­gio, vi aspet­ti­amo.

 

4 risposte a “E tu, che cosa ne pensi?”

  1. Paolo Luppoli says:

    Pen­so che non sia gius­to tagliare il pun­to nasci­ta di Vil­la Mari­na gra­van­do eco­nomi­ca­mente anco­ra di più su una parte del­la popo­lazione come i cass­in­te­grati e i dis­oc­cu­pati già provati per una crisi che dura da ormai 7 anni. La san­ità pub­bli­ca non si può trattare con le leg­gi di mer­ca­to, la salute è un dirit­to sanci­to dal­la Cos­ti­tuzione.
    E’ altresì evi­dente che ai nos­tri politi­ci non inter­es­sa; i par­la­men­tari e i loro con­giun­ti han­no ogni tipo di med­i­c­i­nale e prestazione gratis. La LORO assis­ten­za san­i­taria cos­ta ai con­tribuen­ti 17 mil­ioni di euro l’ anno…poi ci si mer­av­iglia se la gente non va più a votare!

  2. Luigi Coppola says:

    I piom­bi­ne­si non sono una comu­nità, al con­trario lo sono i ceci­ne­si e gli elbani, che com­bat­tono per i loro inter­es­si ter­ri­to­ri­ali oltre le rispet­tive apparte­nen­ze. Il prob­le­ma non è il pun­to nasci­ta, ben­sì l’ac­qui­escen­za del­la nos­tra classe diri­gente sem­pre prona nei con­fron­ti del­la Regione per motivi di inter­esse politi­co locale e per­son­ale. Piom­bi­no nel­l’am­bito san­i­tario sta per­den­do tut­to, al di là dei pro­to­col­li nazion­ali e region­ali che pon­gono ques­tioni di numeri riguar­do all’­ef­fi­cien­za e sin­ce­ra­mente sulle nascite vi sono anche con­di­vis­i­bili logiche di sicurez­za. Ceci­na ha un ospedale mod­er­no ed effi­ciente, nonos­tante sia dis­tante 30 km da Livorno e poco più di 40 dalle cliniche uni­ver­si­tarie pisane. Abbrac­cia un baci­no di uten­za ampio che coin­volge la Val di Ceci­na e parte del­la Val di Cor­nia. Piom­bi­no paga il prez­zo del­la polit­i­ca total­iz­zante, basti pen­sare che, caso uni­co nazionale, pur di man­tenere logiche con­sol­i­date di conso­cia­tivis­mo, vi sono fans del pre­mier che si divi­dono fra di loro in due grup­pi sep­a­rati con rifer­i­men­ti ter­ri­to­ri­ali aspeci­fi­ci e diver­si cen­tri di potere e di inter­esse. Quan­do si par­la di dife­sa dei dirit­ti del nos­tro ter­ri­to­rio l’ap­parte­nen­za andrebbe mes­sa da parte, invece subito a Piom­bi­no arrivano le truppe cam­mel­late dis­poste a difend­ere il sis­tema a spa­da trat­ta sen­za se e sen­za m, ed ad ingoiare anche la gramigna

  3. Monica Bartolini says:

    La Regione ha agi­to sci­en­te­mente per far si che i numeri delle nascite scen­dessero, tan­to che non ha mai inser­i­to la guardia atti­va e pos­to la gine­colo­gia allo stes­so piano delle stanze oper­a­to­rie, ele­men­ti che dan­do più sicurez­za alla ges­tante e fan­no pen­dere la bilan­cia per un ospedale vici­no dove tali ele­men­ti vi sono.
    Ma la nos­tra pec­u­lar­ità ter­ri­to­ri­ale per­me­tte comunque l’ec­cezione rispet­to alla rego­la dei numeri.
    Sta a Noi com­bat­tere poi per raf­forzare il nos­tro repar­to mater­nità chieden­do appun­to la guardia atti­va e che il repar­to ven­ga pos­to sul­lo stes­so piano delle stanze oper­a­to­rie.

  4. Lirio Gentili says:

    Purtrop­po siamo arrivati al ris­chio chiusura, ma cre­do che tut­ti san­no che a Vil­la Mari­na è sem­pre con­ta­ta la polit­i­ca piu’ che le capac­ità. In tan­ti anni buoni medici sono arrivati e non han­no avu­to vita facile, questo li por­tati all’ab­ban­dono. Di chi è la col­pa? Cer­to non degli utenti.Chi ha costru­ito l’ospedale nel pun­to meno prati­co per rag­giunger­lo? La stra­da 398 dove­va essere fat­ta 30 anni fa e anche Vil­la Mari­na ne avrebbe beneficiato.Forse la polit­i­ca ha qualche respon­s­abil­ità? Comunque tran­quil­li ci pen­sa Rossi.

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